×

Controversie sul trasferimento della preghiera islamica a Milano

Il trasferimento temporaneo della preghiera del venerdì a Milano solleva polemiche e divisioni politiche.

Immagine che rappresenta la preghiera islamica a Milano
Scopri le controversie sul trasferimento della preghiera islamica a Milano.

Un trasferimento controverso

Il trasferimento temporaneo della preghiera del venerdì per i frequentatori del centro islamico di viale Jenner ha riacceso un acceso dibattito a Milano. Nonostante la delibera fosse stata approvata nel 2022, i lavori per la sistemazione dell’area, situata nel parcheggio di via Novara, sono iniziati solo recentemente. Questo spazio, originariamente concepito per i Mondiali del 1990, ha avuto una storia travagliata, passando da hub della Protezione civile a centro vaccinale durante la pandemia, fino a diventare oggetto di controversie politiche.

Le reazioni politiche

Le opposizioni al progetto non sono mancate. Il centrodestra, in particolare, ha espresso forti critiche, sostenendo che l’idea di trasformare un hub della Protezione civile in un luogo di culto sia inadeguata. Romano La Russa, assessore alla sicurezza e protezione civile di Regione Lombardia, ha definito l’idea “folle”, sottolineando che un centro di emergenza non può ospitare una moschea. Anche Marco Bestetti, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, ha messo in discussione la legittimità del trasferimento, richiamando l’attenzione sul fatto che il progetto calpesta la volontà espressa dal consiglio comunale.

Le motivazioni dietro il trasferimento

Il Comune di Milano ha giustificato il trasferimento temporaneo come una soluzione necessaria, vista l’impossibilità di trovare una sede permanente per la preghiera islamica. Tuttavia, le critiche non si sono fatte attendere, con molti che sostengono che l’area di via Novara sia isolata e poco collegata dai mezzi pubblici. La giunta comunale ha deliberato il trasferimento nonostante il voto contrario del Municipio 7, evidenziando una frattura tra le decisioni politiche e le esigenze della comunità locale.

Un futuro incerto

Con i lavori in corso, il futuro del centro temporaneo di preghiera rimane incerto. Le polemiche continuano a infiammare il dibattito pubblico, mentre i cittadini si interrogano su come possa convivere un hub della Protezione civile con un luogo di culto. La questione non è solo logistica, ma tocca anche temi di integrazione e rispetto delle diverse culture presenti in città. La Milano di oggi si trova di fronte a una sfida: trovare un equilibrio tra le esigenze di una comunità in crescita e la gestione degli spazi pubblici.

Leggi anche