La giunta milanese sperimenta la geolocalizzazione per gli artisti di strada
Argomenti trattati
La geolocalizzazione come strumento di controllo
La giunta di Milano ha recentemente approvato una delibera che introduce l’obbligo di geolocalizzazione per gli artisti di strada. Questa misura, che entrerà in vigore come parte di una sperimentazione della durata di un anno, mira a garantire che gli artisti occupino effettivamente le postazioni prenotate. La decisione è stata presa per affrontare il problema dell’assenteismo, che ha portato a una gestione inefficace delle aree di esibizione. Durante una precedente fase di sperimentazione, solo il 20% degli artisti aveva aderito a questa pratica, ma i dati raccolti hanno mostrato un tasso di assenza del 3,4%, evidenziando la necessità di un approccio più rigoroso.
Tipologie di esibizione e riduzione delle lamentele
Oltre alla geolocalizzazione, la giunta ha confermato l’introduzione di esibizioni “acustiche”. Queste performance, che prevedono l’uso di strumenti non amplificati, hanno già dimostrato di ridurre significativamente le lamentele da parte dei cittadini. Le esibizioni acustiche saranno consentite nei giorni feriali e durante l’orario lavorativo, in specifiche aree centrali della città. Questa scelta è stata motivata dalla volontà di creare un ambiente più armonioso e meno conflittuale, sia per gli artisti che per i residenti.
Regole e commissione di verifica
La nuova regolamentazione prevede anche la creazione di una commissione sperimentale che avrà il compito di esaminare le proposte di performance degli artisti. Questa commissione, composta da rappresentanti del Municipio e dei vigili, verificherà la conformità delle esibizioni alle normative vigenti e garantirà che le performance rispettino il decoro dei luoghi. Le tipologie di esibizione sono state suddivise in cinque categorie, che vanno dalle esibizioni vocali a quelle ad alta emissione, permettendo così una gestione più efficace delle performance artistiche in città.