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L’avvio del riscaldamento dei radiatori sta influenzando le dinamiche politiche a Milano

Dibattito acceso sulla politica del riscaldamento a Milano: limiti inadeguati e critiche alle misure ecologiste

L’inizio della stagione di riscaldamento sta sollevando dibattiti nella politica di Milano. Nella città lombarda, i termosifoni potranno essere attivati dal 15 ottobre, con una temperatura massima fissata a 19°C. Il consigliere De Chirico ha commentato: “Un limite inadeguato”. Un comune vicino, Buccinasco, ha anticipato i tempi, permettendo l’accensione degli impianti già dal 9 ottobre, grazie a un’ordinanza firmata dal sindaco Rino Pruiti del Partito Democratico, che consente a questi impianti di operare per un massimo di sette ore al giorno.

Modifiche alle normative

A Milano, invece, ci sarà da attendere ancora qualche giorno, dato che sarà possibile avviare il riscaldamento solo a partire dal 15 ottobre. Tuttavia, Palazzo Marino ha apportato alcune modifiche alle normative per il prossimo inverno: le caldaie potranno funzionare dalle 5 alle 23, per un totale di 13 ore, rispetto alle 14 dell’anno passato. Inoltre, la temperatura massima permessa per le abitazioni sarà di 19°C, con una tolleranza di 2°C, un grado in meno rispetto ai 20°C previsti dalla normativa.

Critiche e osservazioni

Queste nuove disposizioni hanno suscitato la critica di Alessandro De Chirico, consigliere di Forza Italia, che ha affermato: “È incomprensibile che questa amministrazione continui a giocare con ideologie senza considerare le esigenze dei cittadini”. De Chirico ha sottolineato che sia gli orari di attivazione che le temperature stabilite “non sono adeguati per una popolazione milanese in crescente invecchiamento”.

Il rappresentante di Forza Italia ha dichiarato che il Comune non ha le risorse necessarie per sostituire le caldaie negli edifici pubblici e per avviare una vera politica di incentivazione sulla sostituzione delle centrali termiche private. Ha osservato che, considerando l’aumento costante delle vendite di stufette elettriche, queste misure ecologiste superficiali stanno producendo risultati controproducenti. Ha concluso il suo intervento con una critica agli attivisti di Fridays for Future e ai sostenitori dei movimenti ecologisti.

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