Università, centri e imprese dicono sì alla proposta di Matteo Salvini.
Regione Lombardia si è già attivata per la realizzazione di un ministero dell’Innovazione a Milano.
Guido Guidesi, assessore allo Sviluppo Economico, ha annunciato: “Mettiamo a disposizione un tavolo di lavoro, insieme al Comune di Milano e a tutto il tessuto economico sociale lombardo. Coinvolgiamo università, scuole, centri di innovazione, associazioni di categoria e tutte le istituzioni“. Positivo anche il riscontro di Roberto Formigoni, ex presidente lombardo, che si dice “speranzoso che difficoltà burocratiche non impediscano questo, che è un progetto semplice, ma utilissimo”.
Ferruccio Resta, rettore del Politecnico, allarga la proposta a livello nazionale, al fine di fare un’innovazione moderna anche sui modelli di governance. Secondo Resta, per valorizzare le vocazioni territoriali e avere elementi freschi di gestione del governo, sarebbe opportuno decentrare i ministeri: “Se si facesse un ministero a Napoli o a Milano darebbe vitalità e freschezza“. Il PoliMi è pronto a fare la sua parte.
Tra i sostenitori anche Marina Brambilla, prorettrice dell’Università Statale, secondo cui un ministero nel capoluogo lombardo “valorizzerebbe il grande lavoro che Regione e Comune stanno facendo, con le università, le imprese, i centri di ricerca pubblici e privati del territorio”.
Enrico Pazzali, presidente di Fondazione Fiera Milano, vorrebbe portare il ministero “in una casa adeguata e all’altezza: le nostre strutture collocate tra il Portello e CityLife. L’idea è in linea alla nostra mission. Siamo assolutamente disponibili al dialogo”.
Secondo Alessandro Spada, Presidente di Assolombarda, “Milano è la città in cui imprese e università all’avanguardia progettano il futuro. Questa sinergia crea le condizioni ideali per valutare seriamente la ricollocazione del ministero dell’Innovazione qui, perché il territorio milanese ha dato già prova di un modello di sviluppo e di ricerca funzionale“.
Il sindaco Beppe Sala ha rimarcato: “ci si può ragionare, a patto che non sia una boutade elettorale“. Carlo Cottarelli, candidato nel proporzionale del Senato a Milano con il Pd, trova l’ipotesi realistica e brillante.
Contrario Luigi Di Maio, ministro degli Esteri, che ha affermato: “Salvini ha buttato giù la maschera: è tornata la Lega Nord!”. Per Gabriele Albertini, ex sindaco di Milano, la proposta “è uno spot pubblicitario, senza prodotto”.
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