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Domenica 27 giugno, nell’area verde del nuovo Meazza, si sono radunate numerose persone per passare un pomeriggio all’insegna di musica e giochi.
Presente anche il “fantasma ambientalista“, un individuo travestito da fantasma che mostrava un cartello riferendosi a Gabriella Bruschi-leader del coordinamento San Siro- e riportava “Bruschi batte Sala 3-0: più capelli, più cuore, più credibilità”.
Le due principali squadre di Milano hanno depositato tutti i documenti necessari richiesti da Palazzo Marino. Sembra ormai evidente che la documentazione in merito al nuovo stadio verrà presa in considerazione dalla futura amministrazione, dopo le elezioni del 10 e 11 ottobre.
La lista verde anti-Sala -la Civica AmbientaLista, in coalizione con la lista di sinistra Milano in Comune e il candidato sindaco Gabriele Mariani- ha avuto la sua origine dopo la firma del sindaco Sala in merito al manifesto dei Verdi Europei, con la critica di ecologismo di facciata.
Inoltre, durante la festa l’annuncio ufficiale di Gabriella Bruschi che la vedrà capolista della compagine.
Contro il nuovo stadio oltre a Mariani e la Civica AmbientaLista troviamo anche i Verdi e il Presidente di Forza Italia Marco Bestetti. Anche all’interno del Partito democratico vi sono numerosi contrari, a cui si unisce anche il Consigliere regionale Michele Usuelli di +Europa/Radicali.
Lo stadio Meazza porta a riflettere molto: con i Verdi che, rispetto al passato, stanno ricollocandosi sempre di più nell’ambito del centrosinistra “modello Ulivo”, si riaffacciano soggetti “green” più antagonisti, come la Civica AmbientaLista a Milano, che ricordano il dualismo degli anni ’80 tra i Verdi-Sole che Ride e i Verdi-Arcobaleno, questi ultimi “rosso-verdi”. La loro unione -con la creazione della Federazione dei Verdi- ha inevitabilmente portato l’ecologismo politico italiano più verso il centro, più verso sinistra.
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