Continuano lo scontro tra Sala e Gallera riguardante i vaccini antinfluenzali in Lombardia.
Ciò che viene criticato alla Regione è infatti un presunto ritardo nel reperire le dosi per la campagna di vaccinazioni contro l’influenza. Le ultime affermazioni di Beppe Sala, domenica mattina, hanno riacceso il dibattito: “Le affermazioni di Gallera sfiorano il ridicolo, anzi sono ridicole. Le fa uno che ha fatto politica senza che nessuno se ne accorgesse per un sacco di anni, nel momento in cui ha avuto visibilità mediatica ha pensato di candidarsi per fare il sindaco nel mezzo di una pandemia“.
Beppe Sala ha aspramente criticato l’operato di Gallera, assessore al Welfare di Regione Lombardia, riguardo ai vaccini antinfluenzali. “Da Gallera non mi sento tutelato come cittadino lombardo nel suo ruolo“, ha affermato. L’accusa che il primo cittadino ha fatto alla sanità lombarda è di stare “dicendo ai medici del privato convenzionato che si devono arrangiare con i vaccini“.
La replica di Giulio Gallera non ha tardato ad arrivare, con un post su Facebook che addirittura accusa Sala e Scavuzzo di voler “dare i vaccini ai dipendenti comunali sani, sottraendoli agli anziani, ai malati di tumore e alle donne incinte“.
Il tutto, sempre a detta di Gallera, avrebbe come fine quello di ottenere maggiori consensi alle elezioni comunali del 2021. Lo scontro ha raggiunto toni molto aspri, portando Gallera a descrivere Sala come un uomo che “non ha mai agito con ‘spirito di servizio’, ma solo per vanità e ambizione personale“.
Riguardo all’accusa mossa da Gallera di fare campagna elettorale sulle spalle della sanità lombarda, Sala si era difeso domenica mattina affermando che, se avesse voluto fare campagna elettorale, si sarebbe già ricandidato: “Il tema è che stiamo pensando alla salute dei lombardi e la situazione deve rimanere sotto controllo“.