La Regione Lombardia potrebbe dover sborsare 340mila euro per il Trattamento di fine mandato di Franco Nicoli Cristiani. A questa cifra si aggiungerà anche un vitalizio.
UPDATE! 28 dicembre
La ‘superliquidazione’ è stata congelata.
Lungi dai facili populismi, c’è una cosetta un po’ fastidiosa che è apparsa sui quotidiani questa mattina, a proposito di Franco Nicoli Cristiani.
L’ex vicepresidente del consiglio regionale lombardo, da poco dimessosi dopo l’arresto avvenuto lo scorso 30 novembre, riceverà dal Pirellone il trattamento di fine mandato (che ammonta a 340mila euro) e un vitalizio da quasi 5 mila euro al mese.
Il suo Tfr e la ‘pensione’ sono finiti nel bilancio del consiglio regionale approvato martedì scorso.
A questo proposito leggiamo sul Corriere:
“In attesa del via libera alla Finanziaria regionale che introdurrà le variazioni volute dal governo alle aliquote sull’addizionale Irpef, ieri è stato approvato il bilancio del Consiglio regionale. La spesa dovrebbe passare dai 71,5 milioni di euro del 2011 ai 66,3 del prossimo anno. L’aula ha approvato anche un paio di emendamenti a firma Idv che riducono del 10% (20 mila euro) il fondo per le spese di rappresentanza della presidenza del consiglio e tagliano da 260 a 200 mila euro le spese ‘per fotocopie e stampa’”
Ma tornando a Nicoli Cristiani: riceverà il trattamento di fine mandato e tutto il resto
“A meno che la giunta non decida di costituirsi parte lesa al processo”
In quel caso, hanno spiegato i funzionari del Pirellone, i pagamenti sarebbero sospesi.
Intanto il Consiglio regionale ha sostituito il consigliere con Vanni Ligasacchi, ma la nomina per la vicepresidenza dell’aula è slittata all’anno prossimo.
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