Il Direttore della Pinacoteca di Brera di Milano, James Bradburn, annuncia le novità per il 2021: innovazione, nuove opere e, si spera, nuove mostre.
Argomenti trattati
Il Direttore della Pinacoteca di Brera a Milano ha presentato i suoi programmi per il 2021, tra la conferma delle innovazioni introdotte con l’emergenza Coronavirus e la voglia di ritornare presto ad aperire il museo per mostrare al pubblico nuove opere e mostre.
I programmi della Pinacoteca di Brera
Il Direttore Bradburne è speranzoso per l’apertura del museo sin dai primi giorni del 2021: “Forse il 15 gennaio, se devo basarmi su quello che sento dire” ammette.
Ma per il Direttore chiusura non equivale a starsene con le mani in mano. Non a caso la Pinacoteca di Brera è stato anche eletto come la miglior novità digitale museale del 2020. Un successo meritato, fatto di resilienza, passione e voglia di portare il museo e le sue bellezze vicino al pubblico, in questo caso proprio nelle case delle persone. Un’esperienza che sicuramente continuerà anche nel 2021, ma a cui si aggiungeranno anche tante novità.
Resta dunque la novità dell’anno, la Brera Plus+, che servirà ai clienti sia per accedere ai contenuti esclusivi presenti sul sito, che per accedere al museo gratis, senza dover fare ogni volta il biglietto o aspettare la fila; almeno fino a marzo 2121, quando poi dovrebbe entrare a gestire la biglietteria il concessionario Opera Laboratori di Firenze, che gestirà biglietteria, shop e altri servizi del museo.
Tra le novità del 2021 invece c’è l’arrivo, ormai prossimo, di nuove opere che arricchiranno l’esposizione museale. Si tratta di ben 23 piccoli quadri di Mario Mafai, dal titolo “Fantasie”, donati da Aldo Bassetti al museo. Sono quadri legati direttamente alla storia di Milano e a marzo sarà organizzata un’intera mostra su queste opere.
Una bella mostra ci sarà anche dal 5 maggio al 14 luglio, dal titolo “Napoleone Milanese”, realizzata in occasione dell’anniversario della morte di Napoleone Bonaparte. Con questa mostra, curata da Giorgio Panizza e Maria Goffredo, si ricorderanno i legami tra Bonaparte e la città di Milano, nonché con la Pinacoteca di Brera, che Napoleone soprannominava “il Louvre italiano”.
A giugno invece la mostra “Musica per angeli, Bernardo Zenale e la Cantoria di Santa Maria in Brera” e infine a novembre “Testa a testa con Picasso“.
La Bibloteca
L’attenzione del Direttore Bradburne, nella presentazione del nuovo anno della Pinacoteca di Brera, si è concentrata anche sulla sua biblioteca braidense.
Qui saranno organizzate una mostra su Adler e i suoi libri per l’infanzia, poi una mostra su Dostoevskij ed infine una dedicata all’influenza della lingua e scrittura araba sulla cultura europea.
Infine, non perché meno importante, una mostra per celebrare l’anno dantesco.
Progetti collegati
La Pinacoteca di Brera di Milano inoltre è impegnata anche con altri due progetti, che metaforicamente prolungano il suo spirito fuori dalle mura della storica pinacoteca.
La pinacoteca sta infatti lavorando alla progettazione del Mubig, un museo diffuso e di comunità, realizzato nel quartiere Greco di Milano, e il Brera Modern, un nuovo museo, che si spera possa realizzarsi quanto prima a Palazzo Citterio.