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Francesco Facchinetti: “Sono un figlio d’arte anomalo. A Milano vorrei più arte”

L'infanzia immerso nella musica e il debutto nel mondo della musica: l'intervista a Francesco Facchinetti.

francesco facchinetti
francesco facchinetti

Francesco Facchinetti è conosciuto da tutti per la sua carriera discografica oltre che per essere il figlio del famosissimo tastierista dei Pooh, Roby Facchinetti. A Notizie.it | Milano ha raccontato la sua esperienza di figlio d’arte, le sue passioni e la sua storia.

Intervista a Francesco Facchinetti

Francesco Facchinetti tu sei il figlio di Roby Facchinetti dei Pooh però non sei di quei figli d’arte che vengono adombrati dal padre ma anzi…punk, presantatore, playboy, talent scout, dj, naufrago..una bomba a tempo in pratica. Hai fatto quasi tutto raccontaci un po’ cosa hai fatto e cosa farai.

Allora si sono un figlio d’arte anomalo prima cosa mi piace dire che non ho mai sofferto il fatto di essere un figlio d’ arte anzi per me essere figlio di Roby Facchinetti sempre una gran figata perché mio padre è una cazzo di rockstar quindi mi sveglio la mattina dicendo papà sei una rockstar. Quando uno parla di raccomandazioni essere figlio di Facchinetti mi è servito parecchio nella vita a fare cose che sono completamente diverse poi da quello che uno pensa per esempio devo dirti che qualche volta in discoteca gratis sono entrato perché ero Facchinetti …altra cosa a scuola devo dire che qualche cd e qualche biglietto dei concerti dei Pooh li ho dati per avere un mezzo punticino in più e poi circa mio padre mi piace raccontare che rispetto a quelle che possono essere le raccomandazioni mio padre mi ha fatto la raccomandazione più figa ed importante che ci sia che è quella di avere passione per quello che fai. Perché quando vedi una persona che grazie alla passione ha cambiato la storia della musica italiana e ha fatto la storia della musica italiana capisci quanto serve avere passione e…insomma andare di là del proprio limite per cercare di realizzare le cose che vuoi realizzare. Ecco quello mio padre mi ha insegnato a lavorare in un mondo, per cui quando ho iniziato a lavorare nel mondo dello spettacolo ero già” imparato”ecco, come si dice in questi casi.

Si faccio un casino di cose e mi son divertito un sacco nella vita però non mi sono mai sentito una persona diciamo così… completa… per cui ho sempre cercato di cambiare, stravolgere,e ricominciare da capo, distruggere e ricostruire…mettermi in discussione. Ecco da quando sono entrato padre sicuramente mi sono dovuto calmare un po’, anche perché quando sei un runner e un climber… quando ti piace scalare e correre e hai dei figli devi incominciare a mettere come nella lista delle priorità non prima te stesso ma prima appunto, loro. Detto questo e cosa combinerò? Non lo so ancora ti posso dire quello che sto facendo gli ultimi 2-3 anni, sono in developing di quelle che sono le strutture più importanti in Italia e nel resto del mondo quindi passo molto tempo in America ormai da 4-5 anni dove trascorro 3-4 mesi all’anno li. Ho iniziato ad aprire una sede della mia azienda di management là.

Media Company in America l’ho già aperta anche a Londra e questa lunga sfida verso altri continenti e altri luoghi mi piace, mi piace molto, ho già artisti firmati con label worldwide ed ho già organizzato tour in mezzo mondo… quindi ok, questa è la cosa che mi piace mi piace di più e così sto investendo tempo e verso la conquista di nuovi territori un po come…. come risiko (ride).

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Come vedi Milano e in che rapporti sei con Milano?

Come ho visto Milano: Milano è sempre stata la mia New York io sono un paesano vengo da Mariano Comense in Brianza e per noi andare a Milano era il sogno del sabato prendevo il treno delle Ferrovie Nord e arrivavo a Cadorna e il metrò arrivavo in Duomo e da li in via Torino da Zabrinsky Point e via! Cioè, stavo lì …insomma ero appassionato di musica punk , ska e derivati… rocksteady, hard core, di tutto quel genere lì, insomma tutte quelle cose che piacciono anche a te e così Milano era la mia New York e devo dire che lo è ancora oggi perché ho abitato pochissimo Milano ma ho voluto lasciare Milano come se fosse un po se fosse l’obiettivo della mia giornata cioè “andiamo a Milano conquistiamo un pezzo di Milano e torniamo a casa”. Sono molto legato anche la mia terra e quindi voglio avere ogni giorno questo stimolo di alzarmi e andare verso Milano come e se fosse Milano diciamo appunto il posto dove poi si gioca la battaglia ogni giorno quindi preferisco abitare a Mariano piuttosto che stare a Milano e sentirmi troppo parte di una città così grossa ecco preferisco essere sempre uno che quando arriva ha sempre quell’effetto wow e ogni giorno ho quell’effetto wow perché Milano è una città che realmente per chi l’ha vissuta profondamente come l’ho vissuta io, nel senso che poi mi sono fatto invadere da tutte le varie realtà stravolgenti di Milano, è una città che mi ha dato veramente tanto.

Milano che cos’è oggi Milano? Milano oggi è una metropoli …non dico al pari delle grandi metropoli mondiali ma ambisce ad esserlo e negli ultimi anni di è stravolta tantissimo, molto e la parte legata al business e sicuramente è diventata la capitale quasi di tutto in Italia quindi magari anche il mondo lo spettacolo Roma , televisione, cinema e musica…be, per la musica non lo è mai stata a Roma ma Roma purtroppo negli ultimi anni per loro hanno perso un po’ l’egemonia di quasi tutto Milano invece diventata è diventata il centro nevralgico di tutto purtroppo d’altro canto la Milano by night, la Milano di notte la Milano che che è quella dove sono cresciuto e invece è andata un po’ a morire e questa è la cosa che mi dispiace che la Milano by night degli anni fine anni 90… vabbè quella che ho vissuto io e poi ovviamente non potevo uscire negli anni 80 negli anni inizio 90 (ride ) però fine 90 inizio 2000 e una Milano dove ogni sera era realmente New York uscivi e potevi incontrare Madonna all’Hollywood e persone interessanti a mangiare a al baracchino , venivamo da te al Surfer’s Den dove si ballava musica punk hardcore tra surfboard e skateboard.. cioè era veramente un movimento molto interessante

Come è cambiata Milano in questi 20 anni e come cambierà?

A me piacerebbe che nella prossima Milano ci sia un pochino più di arte quindi va bene business va bene business oriented va bene la parte quella dedicata a diciamo a fare numeri, fare soldi ,perché serve, ma mi piacerebbe un pochino più di arte ecco rispetto a Londra rispetto a Parigi rispetto a Dublino rispetto New York, Los Angeles rispetto a tante altre metropoli del mondo Milano ha un po’ carenza d’arte un po’ come supportasse poco l’arte o ce ne sia poca generale magari e non voglio dare la colpa a nessuno però dobbiamo cercare di tirar fuori un pochino più di di arte perché poi l’arte si porta dietro buone energie si porta dietro veramente delle buone cose che vanno a colpire un po anche tutto il resto ecco un pochino più di arte ci starebbe bene.

facchinetti

La musica è rimasta una componente importante della tua vita. Che musica ascolti adesso?

Uh, la musica è centrale nella mia vita, il sottofondo costante della mia vita è la musica sono nato figlio dei Pooh (ride) il primo tour l’ho fatto che avevo una settimana di vita e quindi come posso spiegarti di più? La musica è tutto per me è il mio universo parallelo dove vado a rifugiarmi e la carica e sono i colori le sfumature e tutto sono cresciuto circondato dalla musica e la vita ha voluto poi ché mi trovassi a stare su un palco a cantare, poi fortunatamente per la musica ho smesso (ride) e dopodiché mi sono messo a fare quello che sta nel backstage ecco e tutto questo sempre a livelli altissimi e devo dirti che è stata una grande fortuna perché poi niente è ovvio, non è ovvio nascere figli di Roby Facchinetti non è ovvio fare il doppio disco di diamante con la prima canzone non è ovvio produrre ragazzi che riempiono i palazzetti , gli stadi… tutto questo e frutto di una grande dote di fortuna e forse ero il momento giusto al posto giusto con l’attitudine giusta.

Che musica ascolto? Sono un onnivoro di musica quindi durante il lockdown sono partito degli anni 50 e mi sono ascoltato playlist a partire dagli anni 50 e poi 60, 70 tanto 80,90, 00 e 10 e mi sono molto soffermato su la musica degli anni 80 che, non so perché, però è la musica che forse oggi mi sconvolge di più nell’accezione più positiva del termine…voglio dire che credo che realmente la musica degli anni 80 abbia creato una discriminante tra il prima e il dopo… qualcuno dice che l’ha rovinata secondo me invece ha fuso ciò che era la musica suonata la musica elettronica e da lì nasce poi tutto quello che ascoltiamo oggi quindi ascolto principalmente playlist 80 e poi sono legato alla musica con cui sono cresciuto quindi sono legato al punk sono legato all’hardcore, sono legato allo ska, al metal sono legato per certi versi anche al rock e mi piace il cantautorato italiano e ascolto da Masini agli Exploited immagina tu li dentro che cazzo ci può essere (ride) quindi ascolto veramente, veramente, veramente di tutto

Sono tempi difficili per chi lavora nello show-biz. Qualche considerazione da fare e qualche consiglio da dare a chi si avvicina a questo ambiente e vuole farne un lavoro?

Siamo nel momento del Covid ed il mondo dello spettacolo ne sta risentendo. Fai conto che quest’estate avevo staccato 258.000 biglietti che ha procurato a me che sono un player grosso ma di certo non sono il più grosso, e detto questo, penso che sia il Rinascimento della musica: sapere che tu da casa tua con un computer puoi spaccare il culo deve mettere una cazzimma e una voglia di spaccare a tutti quelli che fanno musica. Io sono convinto sì che sia un momento del cazzo, diciamo che lo è per il Covid ma tolto questo la musica oggi è più libera che mai …allora, faccio degli esempi pratici: l’artista più stimato gli ultimi tre anni chi è? Ed Sheeran che è uno che fa chitarra e voce, tu adesso immaginati questa riunione, questa intervista tra me e te 10 anni fa: “Guarda che l’artista più stimato fra sei anni sarà uno che fa chitarra e voce!” Che cazzo avresti detto? “ Tu sei scemo!”…e in più l’artista che ha venduto più biglietti nella storia della musica mondiale in un tour solo non sono gli U2, non sono i Coldplay, non sono Rolling Stones, ne Bruce Springsteen e nemmeno sono i Guns and Roses ma è Ed Sheeran con la sua chitarra e con la sua voce su un palco da solo quindi ciò ti fa capire quanto la musica è cambiata e non sia più qualcosa di raggiungibile non è più “Io sono affascinato da chi non posso toccare” e cioè Michael Jackson , ecc…queste grandi star inavvicinabili per talento per fisionomia oggi la musica è di fianco a te ed aspirazionale se è di fianco a te quindi tutti possono spaccare il culo.

Leggi anche la precedente intervista della rubrica Bella Milano.

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