Le ville storiche a Milano rappresentano una delle tappe imperdibili per i turisti di passaggio in città.
Milano, metropoli moderna e all’avanguardia, custodisce anche dimore storiche di rara bellezza, dei gioielli architettonici di inconfondibile raffinatezza italica. Le ville sono dislocate in tutto l’hinterland milanese, immerse nel verde a rievocare epoche passate, ma anche nel centro urbano, a smorzare le linee geometriche dell’architettura contemporanea.
Le ville storiche di Milano
Villa Reale
Villa Reale, simbolo del neoclassicismo milanese, fu costruita a partire dal 1790 dal noto architetto L. Pollack, su richiesta del conte Ludovico Barbiano di Belgiojoso.
Oggi l’edificio ospita la Galleria d’Arte Moderna, ma sul lato anteriore si affaccia sui meravigliosi giardini in stile inglese progettati da Pollack stesso.
Alla morte del conte Belgiojoso, divenne la residenza stabile della coppia vicereale composta dal figlio adottivo di Napoleone, Eugenio di Beauharnais, e dalla principessa Augusta di Baviera, i quali fecero realizzare le sfarzose decorazioni interne del palazzo nobiliare, che coinvolsero anche celebri pittori del panorama artistico Ottocentesco, come Andrea Appiani che realizzò il Parnaso.
Gli interni contengono sale e arcate monumentali, affreschi rinascimentali e sculture neoclassiche, fra cui l’Achille ferito di Fraccaroli.
I giardini si estendono su un’area di circa 20.000 metri quadri e ospitano un laghetto con dei ponticelli, alcuni piccoli templi e grotte.
Villa Litta
Immersa nell’omonimo parco, Villa Litta è stata la residenza estiva di numerosi nobili milanesi fra il ‘600 e il ‘700 e ha ospitato feste sfarzose e balli da sogno in un’epoca ormai perduta, proprio come quella dei libri della Austin. Fu costruita nel 1687 su richiesta del marchese Corbella.
Nell’Ottocento divenne uno dei più rinomati salotti intellettuali, frequentato anche dal pittore Hayez e da Manzoni. Si sviluppa su tre piani ricchi di stanze e salotti dalle decorazioni raffinate, tra cui il salone principale, chiamato anche salone delle Arti. Attualmente contiene un’immensa biblioteca ad uso comune, e le sue sale interne possono essere visitate periodicamente.
Villa Simonetta
Villa Simonetta è un edificio rinascimentale costruito nel tardo ‘400 su richiesta di Gualtiero Bascapè, che tuttavia visse qui solamente due anni. Successivamente fu acquistata da Ferrante I Gonzaga e subì numerose ristrutturazioni e lavori di ampliamento, per opera dell’architetto Domenico Giuntalodi: egli costruì le ampie ali laterali e il portico sul lato anteriore.
Nel XVI secolo passò alla famiglia Simonetta, da cui ereditò il nome, che aggiunse ulteriori ristrutturazioni in stile barocco. Passò nei secoli in mano a diverse famiglie nobiliari, ma durante un bombardamento risalente alla Seconda guerra mondiale, parte della facciata fu distrutta e il restauro non avvenne prima degli anni ’60.
Ad oggi la Villa è stata ristrutturata rispettandone la storia e gli stili architettonici che si sono succeduti nei secoli, e presenta una regale loggia sul fronte anteriore, costituita da eleganti colonnati che delimitano un portico a nove arcate in stile toscano. L’interno conserva solamente i frammenti degli affreschi che costellavano ogni stanza: in origine i dipinti raffiguravano le eroiche imprese militari di Ferrante I Gonzaga. Una parte della Villa è accessibile al pubblico ed è inoltre sede della Scuola di Musica Abbado.
Villa Clerici
Villa Clerici, la regale dimora dell’omonima famiglia nobiliare, sorge nel centro cittadino, e in particolare nel quartiere Niguarda. Fu costruita a metà del ‘700 dall’architetto Francesco Croce. Oggi contiene al suo interno più di 120 opere di artisti italiani e non, in quanto è sede della Galleria di Arte Sacra dei Contemporanei.
L’ingresso della Villa dà su un ampio giardino in stile italiano, contenente cappelle, statue, e due anfiteatri collocati sulla parte posteriore dell’edificio. Il portone di ingresso è stato scolpito da Enrico Manfrini e gli spazi interni sono completamente affrescati, ad opera dei pittori Silvio Consadori e Luigi Filocamo, che hanno donato agli ambienti un’aria di solennità. Inoltre, sono presenti numerose vetrate interne policrome, realizzate dal mastro vetraio Aldo Carpi.
Su richiesta è possibile visitare gli spazi interni, mentre i meravigliosi giardini sono aperti al pubblico nei giorni feriali.