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Colonne di San Lorenzo Milano: la storia

La storia delle Colonne di San Lorenzo, uno dei monumenti più conosciuti di Milano.

colonne di san lorenzo
colonne di san lorenzo

Si tratta di un’opera architettonica ubicata a Milano, vicina alla porta Ticinese, realizzata presumibilmente in epoca tardo romana. Si tratta della costruzione più antica che Milano possiede: le colonne, le basi, i capitelli e la maggior parte degli architravi tutt’ora presenti risalgono alla seconda metà del II sec. d.C.

Colonne di San Lorenzo: la storia

Questa costruzione è composta da sedici colonne alte circa sette metri corredate da una base, capitelli corinzi, e architravi sovrapposti realizzati in marmo di Musso ( si tratta di un marmo che veniva prelevato nelle cave di Musso, provincia di Como). Le colonne sono poste su un supporto ininterrotto che si ferma al centro, dove la distanza fra una colonna e l’altra è maggiore. Sopra gli architravi è presente una breve cortina muraria in mattoni.

Secondo la storia, queste colonne non sono sorte nel punto in cui si trovano adesso, ma vi sono state trasportate in quel punto appositamente; verosimilmente si dice che vennero prelevate e trasportate da un tempio pagano sconosciuto sito in prossimità delle stesse, tempio che fu distrutto e depredato di tutto ciò che possedeva verso la fine del XI secolo.

Durante alcuni scavi archeologici avvenuti verso il 1600 furono reperite delle iscrizioni; si trattava di una iscrizione dedicata a Lucio Vero (imperatore dal 161 al 169 d.C), erede di Antonino Pio, la quale suggerisce il periodo di ricostruzione delle colonne risalente alla metà del II secolo d.C. I capitelli, pur essendo dissimile lo stato di conservazione, risultano avere la stessa origine; le proporzioni sono identiche e il rapporto tra larghezza ed altezza delle foglie è costante.

Le colonne erano originariamente posate su pinti ma, essendo state demolite entrambi le costruzioni collocate a lato, queste furono congiunte tra loro sfruttando una muratura, cosicchè fosse maggiormente irrobustita l’intera struttura stessa.

L’edificio di età imperiale, cui provenivano gli elementi architettonici, probabilmente si trovava in buono stato di conservazione; gli architravi presenti allo stato attuale, e che sostituiscono quelli originari costruiti in marmo di Musso, sono stati posti durante il restauro intrapreso in epoca Medioevale. Originariamente, l’arco centrale presente era fatto in pietra; poi, la pietra è stata sostituita dagli attuali mattoni e tutto ciò presumibilmente avvenne sempre in epoca Medioevale, intervento che fu eseguito, forse, in seguito ad un crollo.

Esse erano considerate come una sorta di difesa della porta Ticinese; nonostante da allora siano passati molti secoli, allo stato attuale le colonne si presentano molto bene.


Si narra che nel 1829, a causa di problemi di viabilità, fu proposto di arretrarle collocandole sul fronte degli edifici presenti lì vicino, in modo tale da sostenerle; si diche che addirittura fu chiesto di rimuoverle del tutto trasportandole al castello Sforzesco; la loro salvezza fu l’amore della comunità di Milano e della chiesa di San Lorenzo che impedì un simile atto.

Nelle testimonianze pervenuteci – foto principalmente -, le colonne risultano ancora molto legate, in particolare sul punto di vista fisico visto che erano stati messi in opera tiranti di ferro alla cortina di case, che ne faceva da sfondo, in mezzo alle quali era posto l’ingresso per la basilica di San Lorenzo. Si trattava di residenze dove vi abitavano operai, scaricatori di porto, contrabbandieri, ladri e prostitute; il quartiere, infatti, godeva di una fama non del tutto rispettabile e le case ormai non era fonte di reddito cospicuo. Accadde dunque che, nell’anno 1938, dopo un risanamento, vennero abbattute. Le colonne sono rimaste, quindi, isolate al centro della piazza, ma, grazie a due restauri effettuati, un primo verso gli anni ’50 e il secondo negli anni ’80, hanno ritrovato il loro massimo splendore e la loro struttura è stata ulteriormente fortificata.

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