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Concerti cancellati: il Coronavirus a Milano ferma anche la musica

Continuano ad arrivare annunci di concerti cancellati o rimandati a causa dell'emergenza Coronavirus a Milano.

Sono tanti i concerti cancellati a Milano causa del Coronavirus. Cantanti italiani ma anche internazionali sono stati costretti a disdire o a spostare le date previste fino a marzo. Con l’emergenza sanitaria che non si sa esattamente quando finirà, la preoccupazione si manifesta anche in chi dovrà esibirsi da maggio in poi.

Concerti cancellati a Milano causa Coronavirus

Arrivano uno dopo l’altro gli annunci da parte di cantanti e band che inevitabilmente sono costretti ad annullare o rinviare i concerti. Mentre i bar hanno ricevuto il permesso di continuare a lavorare anche dopo le 18, non ci sono aggiornamenti per quanto riguarda gli eventi. Il tanto discusso Bugo ha deciso di cancellare il suo tour. Il Teatro dal Verme cambia tutta la programmazione di febbraio, mese in cui avrebbero dovuto salire sul palco Branduardi, i Pfm e i Negrita.Tutte le date erano previste per l’ultima settimana di febbraio, ma si terranno a maggio. I Negrita, però, non hanno ancora informazioni su eventuali posticipi.

Anche i terzi di Sanremo, i Pinguini Tattici Nucleari rimandano tutto il tour comprese le date al Mediolanum Forum del 29 febbraio. “Speriamo di potervi dire di più dal 6 marzo in poi. La priorità è salvaguardare la salute collettiva”, spiega la band sui social. Brunori Sas aveva molti concerti in piano e alcuni li ha dovuti totalmente cancellare. Chi doveva partecipare a Vigevano, il 29 febbraio, potrà richiedere il rimborso del biglietto a causa dell’annullamento. Francesca Michelin decide di esibirsi ugualmente il 27 febbraio, ma in diretta streaming su Facebook. Il concerto vero e proprio al Serraglio di Milano è annullato. Sullo stesso palco dovevano salire anche i Barcelona Gipsy balKan, ma non è prevista altra data.

Per il momento l’Alcatraz lascia in programma i concerti dal 20 marzo in poi. C’è però chi si dice preoccupato anche se dovrà esibirsi a distanza di un mese dall’allarme Coronavirus. Marracash scrive infatti sui social: “Manca un mese. Mi auguro che questa stupida follia collettiva sia finita per allora. Anche perché sennò andiamo in bancarotta come Paese“. Certo, rimborsare tutti i biglietti e chiudere per un tempo prolungato, potrebbe portare una grave crisi ai palazzetti e ai locali.

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