Dopo settimane di incendi nel quartiere Promessi Sposi, la polizia ha arrestato un sospetto grazie all'analisi delle telecamere di sorveglianza. Questo intervento ha segnato un passo importante nella lotta contro la criminalità locale e ha contribuito a garantire maggiore sicurezza per i residenti della zona.

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Il quartiere Promessi Sposi a Milano ha accolto con sollievo l’arresto di un uomo di origini marocchine, accusato di aver appiccato incendi a sei autovetture tra la fine di ottobre e il mese di novembre. Le indagini hanno portato all’identificazione del sospetto, un traguardo significativo per la comunità locale, che ha vissuto nel timore di ulteriori atti vandalici.
Le prime fasi del fenomeno sono cominciate il 27 ottobre, quando si sono verificati i primi incendi. La polizia di Stato, attraverso un attento lavoro investigativo, è riuscita a seguire le tracce lasciate dal sospetto, grazie alle telecamere di videosorveglianza installate nella zona. Questo episodio rappresenta l’ultimo di una serie di eventi che hanno scosso la tranquillità del quartiere.
Il monitoraggio e l’indagine
Le indagini hanno preso avvio da un’analisi minuziosa dei filmati delle telecamere di sicurezza. In particolare, nella notte del primo intervento, gli agenti hanno notato un uomo con un sacchetto di plastica avvicinarsi alle auto parcheggiate in via Renzo e Lucia. Il suo comportamento sospetto ha attirato l’attenzione degli agenti, che hanno deciso di approfondire la questione.
Il primo incendio
Durante la serata del 27 ottobre, dopo che l’uomo si è allontanato, le fiamme hanno cominciato a divampare, danneggiando gravemente due veicoli. Questo primo episodio ha indotto la polizia a intensificare le ricerche e a monitorare costantemente l’area per prevenire futuri atti di vandalismo.
Una serie di incendi
Proseguendo con le indagini, il 2 novembre si è registrato un altro incendio, coinvolgendo ulteriori due autovetture. La modalità di azione dell’incendiario era sempre simile: un approccio furtivo e l’utilizzo di un liquido infiammabile. Ogni volta che il sospetto agiva, il timore cresceva tra i residenti, che si sentivano sempre più insicuri.
Il culmine dell’indagine
Il 16 novembre, il sospetto ha colpito nuovamente, incendiando altre due auto. Tuttavia, in questa occasione, il lavoro della polizia ha dato i suoi frutti. Gli agenti del commissariato Porta Ticinese sono riusciti a fermare l’uomo, ponendo fine a una sequenza di eventi che ha tenuto in allerta l’intero quartiere. La cattura è stata accolta con sollievo dai cittadini, che ora possono tornare a sentirsi più al sicuro.
Impatto sulla comunità
Questo episodio di incendi dolosi ha sollevato interrogativi su come garantire la sicurezza pubblica in quartieri soggetti a tali atti vandalici. Le autorità locali, in collaborazione con la polizia, stanno rivedendo le misure di sicurezza e la presenza di telecamere per prevenire futuri incidenti. Il lavoro della polizia dimostra l’importanza della sorveglianza e della tecnologia nella lotta contro la criminalità.
La comunità di Promessi Sposi, dopo un periodo di paura e incertezza, può ora guardare al futuro con maggiore tranquillità, consapevole che le forze dell’ordine sono pronte a proteggere i cittadini e a garantire la sicurezza del quartiere.





