Evento che coniuga storia e innovazione per celebrare trent'anni di sicurezza a Lodi.

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Si è tenuto un evento speciale presso la Questura di Lodi, in occasione del trentennale della Prefettura e della Questura stessa. La cerimonia ha avuto luogo nella suggestiva Sala dei Comuni del palazzo della Provincia, con la partecipazione di figure di spicco come il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il presidente del Copasir Lorenzo Guerini e il capo della Polizia Vittorio Pisani. Questa celebrazione ha rappresentato un momento di omaggio della comunità lodigiana alla storia e all’impegno delle istituzioni che operano per garantire la sicurezza e la legalità.
Un evento simbolico per Lodi
Durante la cerimonia, è emerso il forte valore simbolico di questo anniversario. La Prefettura e la Questura hanno svolto un ruolo fondamentale negli ultimi trent’anni, contribuendo a instaurare un legame di fiducia tra le forze dell’ordine e i cittadini. L’inizio della cerimonia è stato caratterizzato dall’esecuzione dell’inno nazionale italiano, seguita da un video commemorativo che ha ripercorso i momenti salienti della storia di queste istituzioni.
Rappresentazione teatrale del lavoro di squadra
Un momento particolarmente toccante è stato il breve spettacolo teatrale che ha visto due attori interpretare i ruoli del dirigente della Squadra mobile e del capo di Gabinetto della Prefettura. Questo atto ha messo in luce l’impegno quotidiano delle forze di polizia e la sinergia necessaria per garantire la sicurezza pubblica. Il prefetto Pisani ha colto l’occasione per esprimere la sua gratitudine a coloro che, trent’anni fa, hanno reso possibile il passaggio da un commissariato di pubblica sicurezza a una Questura a tutti gli effetti, sottolineando come la Polizia sia presente sul territorio fin dal primo Novecento.
Taglio del nastro per la mostra interattiva
La celebrazione ha visto il taglio del nastro della mostra “La verità nelle tracce. Oltre 120 anni di Polizia scientifica”. Si tratta di un allestimento multimediale che racconta l’evoluzione e la storia degli esperti della Polizia di Stato. Questa esposizione, aperta al pubblico dal 14 al 26 novembre nel cortile di San Domenico, è stata organizzata dal Gabinetto di polizia scientifica della Lombardia. Essa offre un’opportunità unica per approfondire il lavoro della Polizia scientifica.
Un viaggio immersivo nella polizia scientifica
I visitatori possono intraprendere un percorso immersivo, accompagnati dalla narrazione del giornalista Gianluigi Nuzzi, per esplorare le varie discipline della polizia scientifica. La mostra è suddivisa in sette ambienti, ciascuno dedicato a un aspetto specifico, dal fotosegnalamento alla digital forensics, fino alle tecniche di ricostruzione 3D delle scene del crimine. Ogni sezione è progettata per stimolare la curiosità e la comprensione del pubblico, con particolare attenzione alle innovazioni tecnologiche e ai metodi tradizionali utilizzati dagli specialisti.
Un tributo alla cultura della legalità
Particolarmente affascinante è stata la sezione dedicata alla ricostruzione del volto del pittore Lorenzo Lotto e quella che mostra la ricostruzione 3D di una scena del crimine. Questi elementi evidenziano il supporto fornito alle indagini su eventi storici significativi, come il caso Moro. Al termine del percorso espositivo, i visitatori avranno la sensazione di aver condiviso l’esperienza e le competenze degli esperti di Polizia scientifica, avvicinandosi così alla complessità delle discipline forensi.
Attraverso storie, tecniche e testimonianze, la mostra si propone come un vero e proprio tributo alla cultura della legalità. Si sottolinea l’importanza della Polizia scientifica nella storia giudiziaria italiana e il suo ruolo cruciale nel garantire la giustizia e la sicurezza per tutti i cittadini.





