Un'importante operazione anti-narcotici ha condotto all'arresto di 15 persone in Lombardia, evidenziando l'impegno delle forze dell'ordine nella lotta contro il traffico di droga.

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Un’operazione massiccia condotta dalla Guardia di Finanza ha portato alla luce una rete di narcotraffico che si estendeva dal Sud America fino al sud di Milano. Il risultato è stato l’arresto di dodici persone, con altre tre agli arresti domiciliari, dimostrando che la criminalità organizzata è ancora presente e attiva nel nostro territorio.
Dettagli dell’operazione
Le indagini, che si sono concentrate nel periodo tra il 2020 e l’inizio del 2021, hanno svelato un traffico impressionante di cocaina, con un volume di circa 655 chili e un guadagno stimato di 19 milioni di euro. La rete criminale era abile nell’importare sostanze stupefacenti, utilizzando corrieri per far arrivare la droga nei porti della Calabria, da dove veniva successivamente trasportata verso Milano e altre località.
Organizzazione del traffico
Il fulcro dell’organizzazione era Giuseppe G., un uomo di 51 anni con forti legami con clan mafiosi calabresi. Sotto il suo comando, venivano utilizzati mezzi sofisticati per occultare la cocaina, come auto dotate di doppi fondi. Le comunicazioni avvenivano su piattaforme criptate, dove i membri della rete si scambiavano informazioni utilizzando nomi in codice come “Putin” e “Berlusconi”.
Luoghi di stoccaggio e scambio
La droga e il denaro venivano custoditi in un appartamento situato a Buccinasco e in un box a Trezzano sul Naviglio, soprannominato dai trafficanti “via dei soldi”. Qui, oltre alla cocaina, sono state rinvenute anche armi, tra cui semiautomatiche e un fucile d’assalto AK-47, evidenziando la gravità della situazione.
Il ruolo dei membri del gruppo
Tra gli arrestati ci sono diverse figure chiave come il contabile Antonio C. e Simone B., che secondo gli inquirenti era legato al clan dei Di Lauro. Questi individui avevano ruoli specifici all’interno della rete, dal coordinamento delle operazioni all’amministrazione dei fondi illeciti. La rete si avvaleva di rincontri in luoghi pubblici come bar e pizzerie, dove avvenivano gli scambi e le trattative.
Impatto sul territorio e reazione delle autorità
Il sindaco di Buccinasco, Rino Pruiti, ha espresso preoccupazione per la persistenza della criminalità organizzata nella zona, sottolineando come le nuove generazioni continuino a perpetuare attività illecite. Ha dichiarato che la comunità non accetta la presenza di tali gruppi e ha promesso il supporto dell’amministrazione per le indagini, mostrando gratitudine verso la Guardia di Finanza e la magistratura per il lavoro svolto.
Questa operazione non solo dimostra la capacità delle autorità di combattere il narcotraffico, ma evidenzia anche la necessità di un impegno costante nella lotta contro la criminalità. La collaborazione tra le forze dell’ordine e la comunità è fondamentale per garantire un futuro più sicuro.