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Corteo a Milano: Sosteniamo la Pace in Palestina e il Diritto di Sciopero

Una massiccia partecipazione caratterizza il corteo di Milano in sostegno alla Palestina.

Questa mattina, Milano ha ospitato una manifestazione significativa, con la partecipazione di migliaia di persone unite nella richiesta di giustizia e pace per la Palestina. Il corteo, organizzato dai sindacati Cgil e Usb, è partito da Porta Venezia intorno alle 9:30, accompagnato dal coro \”Palestina libera. Siamo tutti palestinesi\”. L’evento ha richiamato studenti, collettivi e cittadini, molti dei quali hanno partecipato per la prima volta a una manifestazione di questo genere.

Il percorso della manifestazione

La folla si è concentrata a Porta Venezia, estendendosi anche lungo parte di Corso Buenos Aires. Tra i partecipanti, gli studenti del collettivo Fuori Registro sono entrati da Piazzale Loreto. Il corteo ha seguito un percorso che ha incluso Viale Regina Margherita e Piazza Adelaide di Savoia. L’ordine e la sicurezza sono stati assicurati dai membri del servizio d’ordine del sindacato, riconoscibili per le loro pettorine rosse.

La divisione del corteo

Dopo aver attraversato Viale Romagna, il corteo ha raggiunto Piazza Leonardo Da Vinci, davanti al Politecnico. Qui, la Cgil si è fermata per esprimere la propria solidarietà, mentre l’Usb ha annunciato l’intenzione di proseguire verso Lambrate e bloccare la Tangenziale Est. Questo ha comportato un forte dispiegamento delle forze dell’ordine nella zona, in preparazione di eventuali tensioni.

Le parole dei leader sindacali

Il segretario generale della Cgil Milano, Luca Stanzione, ha dichiarato che la partecipazione di circa 100.000 persone rappresenta una risposta significativa del Popolo per la Pace. Questo movimento si schiera in difesa dei diritti del popolo palestinese, attualmente colpito da una crisi senza precedenti. Stanzione ha invitato i critici della manifestazione a rivedere la legge sul diritto di sciopero, sottolineando che l’obiettivo è difendere i valori fondamentali di pace e convivenza.

Usb e la critica al governo

Pietro Cusimano, portavoce di Usb Lombardia, ha commentato le parole di Stanzione, affermando che la manifestazione non è solo un atto di protesta, ma un chiaro messaggio al governo. Questo è accusato di complicità con le ingiustizie perpetrate contro la Palestina. Cusimano ha enfatizzato che il corteo intendeva trasmettere una richiesta di cambiamento e giustizia, denunciando anche gli arresti avvenuti a seguito degli scontri del 22 settembre.

Tensioni e scontri con le forze dell’ordine

Durante il corteo verso Lambrate, la tensione è progressivamente aumentata. La polizia ha bloccato l’accesso all’area, mentre alcuni manifestanti hanno iniziato a lanciare oggetti. Le forze dell’ordine hanno risposto con lacrimogeni per disperdere la folla. Non si sono registrati contatti diretti tra manifestanti e agenti fino a quel momento.

Il corteo ha attraversato Via Pacini, imboccando la Tangenziale Est, uno degli obiettivi dichiarati dai manifestanti. Sull’autostrada, i partecipanti hanno continuato a esprimere le loro rivendicazioni, intonando cori e slogan a favore della Flottilla e della libertà per la Palestina. Sebbene la situazione fosse tesa, i leader della manifestazione hanno continuato a chiedere ordine e pace, sottolineando l’importanza del messaggio che stavano portando avanti.

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