Milano manifesta per la solidarietà con la Palestina e per la pace.

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Questa mattina, Milano ha registrato un’affluenza straordinaria di cittadini che hanno partecipato a un corteo di protesta indetto da Cgil e Usb. La manifestazione è partita da Porta Venezia attorno alle 9:30, con l’intento di esprimere solidarietà alla Flottilla e al popolo di Gaza, raccogliendo numerosi partecipanti, tra cui collettivi studenteschi e gruppi di attivisti.
Il clima era carico di emozione e determinazione, con slogan come “Palestina libera. Siamo tutti palestinesi” che risuonavano tra le strade. Molti manifestanti erano alla loro prima esperienza in un evento di questo tipo, aggiungendo un senso di urgenza e novità alla protesta.
Il percorso del corteo e i suoi partecipanti
Il corteo ha preso vita con un’accoglienza calorosa da parte dei manifestanti che si sono radunati in Porta Venezia, estendendosi lungo Corso Buenos Aires e attraendo una moltitudine di persone. Gli studenti del collettivo ‘Fuori Registro’ sono arrivati in massa da Piazzale Loreto, portando il loro supporto alla causa.
Durante il tragitto, il servizio d’ordine del sindacato ha vigilato sul corteo, indossando pettorine rosse per garantire la sicurezza. La testa del corteo ha proseguito verso Viale Romagna e Piazza Gabrio Piola, mentre la coda ha continuato a seguire il percorso, evidenziando la grande partecipazione alla manifestazione.
Le voci della protesta
Numerosi gruppi hanno preso parte all’evento, inclusi i militanti del centro sociale Lambretta, che hanno esposto una bandiera in segno di protesta contro gli arresti di giovani attivisti, tra cui alcuni minorenni, avvenuti durante scontri recenti. Era presente anche la bandiera della Freedom Flotilla, emblema di speranza e resistenza.
La divisione del corteo e la continuazione della protesta
Giunti in Piazza Leonardo Da Vinci, davanti al Politecnico, il gruppo rappresentato dalla Cgil si è fermato, mentre Usb ha annunciato l’intenzione di proseguire verso Lambrate per cercare di bloccare la tangenziale est. Questo ha portato a un’imponente mobilitazione, con un ampio dispiegamento delle forze dell’ordine a Lambrate, pronte a gestire la situazione.
Pietro Cusimano, leader di Usb Lombardia, ha comunicato che il loro obiettivo era non solo di manifestare, ma di inviare un forte messaggio al governo, sottolineando che il diritto di sciopero e di protesta è fondamentale per la democrazia. Ha criticato l’attuale governo, accusandolo di complicità con azioni di violenza contro il popolo palestinese.
Un appello per la pace
Il segretario generale della Cgil Milano, Luca Stanzione, ha enfatizzato la grande partecipazione del popolo per la pace, richiedendo un’azione concreta a favore della Palestina. Ha evidenziato che questa protesta non è solo una questione di diritti, ma anche una necessità di giustizia e umanità, chiedendo che il governo rispetti i diritti fondamentali.
La tensione in tangenziale e le reazioni delle forze dell’ordine
Il corteo ha imboccato la tangenziale est, obiettivo finale dei manifestanti. Mentre continuavano a occupare l’arteria, alcuni gruppi di antagonisti hanno iniziato a lanciarsi contro le forze dell’ordine, creando un clima di tensione. Le forze dell’ordine hanno risposto utilizzando lacrimogeni per disperdere i manifestanti che si opponevano.
Nonostante le tensioni, gli organizzatori hanno mantenuto l’integrità della protesta, insistendo sulla necessità di un dialogo pacifico e costruttivo per le questioni che affliggono la Palestina. La manifestazione ha rappresentato un chiaro segnale di unione e determinazione per il cambiamento, con i cittadini di Milano che si sono mobilitati in nome della pace e della giustizia.