Un corteo di solidarietà per Gaza ha percorso le strade di Milano, mobilitando migliaia di partecipanti in un forte appello per la pace e la giustizia.

Argomenti trattati
Questa mattina, Milano ha ospitato una manifestazione significativa, con un corteo che è partito da Porta Venezia e ha attraversato diverse strade della città, portando un messaggio chiaro di solidarietà al popolo palestinese. L’evento, organizzato dai sindacati Cgil e Usb, ha visto la partecipazione non solo di membri di questi gruppi, ma anche di studenti, centri sociali e cittadini, molti dei quali si sono uniti per la prima volta a una protesta di questo genere.
Il percorso della manifestazione
Il corteo è partito poco dopo le 9:30, con migliaia di persone che sfilavano al grido di “Palestina libera. Siamo tutti palestinesi”. La folla ha occupato anche parte di Corso Buenos Aires, creando un’immagine impressionante di unità e determinazione. Gli studenti del collettivo ‘Fuori Registro’ hanno partecipato attivamente alla marcia, dando voce alla causa della Flottilla e alla situazione di Gaza.
La divisione del corteo
Durante il percorso, il corteo ha attraversato Viale Regina Margherita e Piazza Adelaide di Savoia. I manifestanti erano guidati da un servizio d’ordine organizzato dai sindacati, riconoscibili per le loro pettorine rosse. La parte anteriore della manifestazione ha raggiunto Piazza Leonardo Da Vinci, di fronte al Politecnico, mentre la parte finale ha continuato a seguire il percorso iniziale.
In questa fase, la Cgil ha deciso di fermarsi, mentre rappresentanti di Usb, tra cui Pietro Cusimano, hanno manifestato l’intenzione di proseguire verso Lambrate con l’obiettivo di bloccare la Tangenziale Est. La massiccia presenza delle forze dell’ordine nella zona di Lambrate ha sottolineato l’importanza della manifestazione e le possibili tensioni in arrivo.
Messaggi dalla piazza
Durante il corteo, i manifestanti hanno intonato canti di resistenza, tra cui “Bella Ciao”, e slogan che richiamano la lotta per la libertà. La Cgil ha comunicato attraverso i propri canali social che i partecipanti erano circa 100.000, evidenziando l’ampia partecipazione e la determinazione della popolazione milanese nel chiedere giustizia per la Palestina.
Le parole dei leader sindacali
Luca Stanzione, segretario generale della Cgil di Milano, ha sottolineato l’importanza di questa manifestazione come una risposta forte del Popolo per la Pace. Ha ribadito che il diritto alla protesta è un valore costituzionale, invitando chi critica il corteo a rivedere la legge 146 del ’90. “Oggi non volevamo semplicemente passeggiare, ma mandare un forte messaggio al governo”, ha dichiarato Cusimano, richiamando l’attenzione su un governo che, a suo dire, si è reso complice di atrocità.
Tensioni e scontri con le forze dell’ordine
Il clima è divenuto progressivamente più teso. Dopo la decisione della Cgil di interrompere la manifestazione, il corteo ha proseguito verso Lambrate, dove le forze dell’ordine hanno bloccato l’accesso. La tensione è aumentata, con alcuni manifestanti che hanno iniziato a lanciare oggetti contro gli agenti, i quali hanno risposto con lacrimogeni per disperdere i gruppi più agitati.
Nonostante le tensioni, il messaggio della manifestazione si è mantenuto chiaro: la solidarietà per il popolo palestinese e il sostegno alla Flottilla sono stati i temi centrali che hanno unito i partecipanti in questo giorno di protesta. Milano ha dimostrato la propria capacità di mobilitarsi per una causa che coinvolge non solo questioni locali, ma anche internazionali, richiamando l’attenzione su una situazione che necessita urgentemente di una soluzione pacifica.