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Il Grande Corteo di Milano per la Palestina e la Flottiglia: Un’Occasione di Solidarietà e Mobilitazione

Il 3 ottobre, Milano ha visto una mobilitazione straordinaria a favore della Palestina, con un corteo imponente che ha unito migliaia di partecipanti.

Questa mattina, Milano ha visto un corteo imponente che ha preso il via da Porta Venezia, riunendo migliaia di manifestanti per protestare in favore della Flottilla e della libertà per Gaza. Il grido di supporto si è levato forte e chiaro: “Palestina libera! Siamo tutti palestinesi!”. Questo evento, organizzato dai sindacati Cgil e Usb, ha attirato anche la partecipazione di numerosi collettivi studenteschi e centri sociali, con molte persone che si sono unite per la prima volta a una manifestazione.

Il corteo ha cominciato a muoversi intorno alle 9:30, con una folla di partecipanti che ha occupato anche parte di Corso Buenos Aires. Gli studenti del collettivo ‘Fuori Registro’ hanno raggiunto il gruppo, portando con sé la loro determinazione e il desiderio di cambiamento.

Il percorso della manifestazione

Il lungo cammino ha visto i manifestanti attraversare viale Regina Margherita e piazza Adelaide di Savoia, mentre il servizio d’ordine del sindacato, riconoscibile per le pettorine rosse, ha garantito la sicurezza della manifestazione. La testa del corteo, incentrata sulla causa di Gaza, si è diretta verso piazza Gabrio Piola, mentre la parte finale ha iniziato a muoversi solo in un secondo momento da Porta Venezia.

Le voci della protesta

I partecipanti hanno intonato cori come “Siamo tutti Sumud Flotilla” e canti storici come “Bella Ciao”, creando un’atmosfera di unione e solidarietà. L’obiettivo della manifestazione era chiaro: fermarsi davanti al Politecnico di Milano, in piazza Leonardo Da Vinci, per esprimere la propria voce contro l’ingiustizia e la violazione dei diritti umani in Palestina.

Scissione del corteo e azioni successive

Al raggiungimento della piazza Leonardo, la Cgil ha deciso di fermarsi, mentre l’Usb ha manifestato la volontà di proseguire fino a Lambrate, con l’intento di bloccare la Tangenziale Est. Questo passo ha portato a un aumento della presenza delle forze dell’ordine, che vigilavano sull’area di Lambrate.

Una volta in movimento, il gruppo ha iniziato a dirigersi verso Lambrate passando per via Pacini, mentre la polizia ha bloccato gli accessi all’incrocio tra via Pacini e via Ponzio. Luca Stanzione, segretario generale della Cgil Milano, ha affermato sui social: “Siamo 100mila!” in riferimento alla grande partecipazione alla manifestazione, evidenziando la necessità di sostenere un popolo che da tempo combatte per la propria esistenza.

Le dichiarazioni dei leader sindacali

Pietro Cusimano, portavoce dell’Usb Lombardia, ha espresso con forza il desiderio di andare oltre una semplice manifestazione pacifica: “Non volevamo fare una passeggiata, ma bloccare tutto per inviare un messaggio chiaro al governo”. Ha inoltre denunciato il governo Meloni, accusandolo di complicità con un regime oppressivo e chiedendo le sue dimissioni. Cusimano ha sottolineato che la mobilitazione odierna è anche un tributo alle azioni eroiche della Global Sumud Flotilla.

Conflitto e tensioni

Il corteo, proseguendo verso la Tangenziale Est, ha visto un aumento delle tensioni. Sotto l’occhio vigile delle forze dell’ordine, i manifestanti hanno lanciato sassi, petardi e bottiglie, mentre la polizia ha risposto con lacrimogeni. Nonostante questi momenti di conflitto, il gruppo ha mantenuto il suo obiettivo di occupare l’arteria principale, cercando di far sentire la propria voce contro l’ingiustizia.

La manifestazione di oggi ha rappresentato un chiaro segnale di un popolo unito per la giustizia e la pace, dimostrando che la lotta per i diritti umani e la libertà continua a risuonare nelle strade di Milano e oltre.

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