Milano ha registrato una forte mobilitazione a sostegno della Palestina in seguito all'attacco della marina israeliana.

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Il 3 ottobre ha visto Milano trasformarsi in un palcoscenico di protesta e solidarietà, in seguito all’aggressione della marina israeliana nei confronti della Global Sumud Flotilla, diretta a Gaza. L’evento ha riunito migliaia di manifestanti, uniti dalla volontà di esprimere un forte sostegno alla causa palestinese.
La mobilitazione è iniziata alle 9 del mattino da Porta Venezia e si è diretta verso piazza Leonardo da Vinci, di fronte al Politecnico. Questa manifestazione, organizzata dai sindacati Cgil e Si Cobas, ha preso una direzione inusuale, evitando il consueto percorso verso piazza Duomo per attraversare la parte est della città.
Una mobilitazione che cresce
Già nella serata precedente, il 2 ottobre, un’altra manifestazione spontanea ha animato le strade di Milano. Circa 20.000 persone hanno affollato piazzale Loreto, procedendo verso il Duomo in una manifestazione non programmata, ma fortemente sentita dalla cittadinanza. Le bandiere palestinesi si alternavano a quelle dei sindacati di base e dei collettivi giovanili, creando un’atmosfera di unità.
Un messaggio chiaro
Il corteo ha esibito uno striscione di apertura che recitava: “Blocchiamo tutto, contro il genocidio, per la Palestina, per rompere con Israele”. L’evento si è svolto in un clima di grande serenità, con i partecipanti che hanno mostrato il loro dissenso senza alcun tipo di violenza.
Un flash mob toccante
Nel corso dell’attesa per il via della manifestazione, i partecipanti hanno dato vita a un flash mob suggestivo: seduti a terra con le mani dipinte di rosso, hanno simboleggiato il sangue versato, mentre i suoni dei bombardamenti sulla Striscia di Gaza risuonavano in sottofondo. Questo momento ha catturato l’attenzione e l’emozione di chi ha assistito.
Il gruppo ha poi proseguito il suo cammino, passando attraverso piazza della Scala, recentemente ribattezzata “Piazza Gaza” dagli attivisti, fino a giungere in piazza Duomo, dove la manifestazione si è conclusa. La presenza dei sindacati Usb e dei gruppi Cambiare Rotta e Osa ha dato ulteriore impulso alla causa, rilanciando l’appello per lo sciopero generale previsto per il giorno successivo.
Un’onda di solidarietà
Queste manifestazioni rappresentano un chiaro segnale della crescente mobilitazione popolare in Italia a favore della Palestina. La partecipazione massiccia agli eventi di Milano è solo un esempio di come, in un periodo di crisi, le persone si uniscano per sostenere le giuste cause umanitarie.
In un contesto di tensione internazionale, le manifestazioni del 2 e 3 ottobre non solo hanno evidenziato l’impegno dei cittadini, ma hanno anche dato vita a un dibattito su temi complessi come la giustizia sociale e i diritti umani. La lotta per la Palestina è diventata simbolo di una battaglia più ampia per la dignità e il rispetto delle persone in tutto il mondo.
Milano ha dimostrato che, attraverso la mobilitazione e la solidarietà, si può dare voce a chi è in difficoltà. Le strade della città sono state un palcoscenico di speranza e di lotta per un futuro migliore, mostrando che l’attivismo può avere un impatto significativo anche a livello locale e globale.