Un'analisi delle mancanze e delle contraddizioni dell'amministrazione comunale di Abbiategrasso.

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Il dibattito politico attuale ad Abbiategrasso è in pieno fermento e non mancano le voci di critica nei confronti dell’amministrazione guidata da Nai-Poggi. Durante un recente incontro del Partito Democratico, Alberto Fossati, ex sindaco e candidato del centrosinistra, ha messo in luce le contraddizioni e le mancanze di questa giunta. Ma quali sono le reali condizioni che i cittadini stanno vivendo? È evidente che le promesse fatte dalla maggioranza sembrano distanti anni luce dalla realtà quotidiana.
Fossati ha aperto il suo intervento parlando di un tema scottante: la sicurezza. Un argomento che la Lega ha spesso utilizzato nei suoi proclami, ma che, nella vita di tutti i giorni, sembra mancare di sostanza. La sicurezza percepita dagli abbiatensi, infatti, si discosta notevolmente da quella che l’amministrazione vorrebbe far credere. Questo scenario è emblematico delle mancanze di un’amministrazione che non riesce a tradurre in azioni concrete le promesse fatte durante la campagna elettorale. Non è forse il momento di interrogarsi su come riportare la sicurezza al centro delle priorità?
Un altro aspetto critico sollevato riguarda le politiche per le famiglie. Fossati ha evidenziato come il nuovo sistema tariffario dei servizi scolastici imponga oneri economici anche alle famiglie con un ISEE sotto la soglia di povertà. Questo non è solo un dato, ma una vera e propria ingiustizia sociale. Come possiamo permettere che chi è già in difficoltà debba affrontare ulteriori ostacoli? L’amministrazione sembra non riuscire a garantire equità sociale, soprattutto in un contesto in cui il tasso di evasione fiscale è elevato e l’assessorato competente sembra incapace di affrontare la situazione.
Investimenti e sviluppo: opportunità mancate
Durante l’incontro è emerso anche un tema cruciale: gli investimenti necessari per il rilancio della città. Diana De Marchi, consigliera metropolitana, ha parlato di un investimento di 1,7 milioni di euro dal PNRR per un nuovo centro per l’impiego. Ma è davvero sufficiente? La sensazione è che questi fondi non siano all’altezza delle sfide strutturali che Abbiategrasso deve affrontare. Se vogliamo davvero il cambiamento, è necessario un approccio strategico e visionario, non possiamo accontentarci di soluzioni tampone.
La questione della Ferrovia, con la perdita della possibilità di raddoppio, è stata un ulteriore segnale di un’amministrazione che appare inerte. La mancanza di azioni concrete in merito al progetto Vigevano-Malpensa e alla gestione del nuovo PGT evidenziano un approccio debole e poco innovativo nella gestione del territorio. Non possiamo rimanere in attesa: Abbiategrasso ha bisogno di una visione chiara e di azioni decisive per il suo futuro.
Lezioni da apprendere per il futuro
La discussione si è chiusa con un forte richiamo alla necessità di un’opposizione propositiva. Luigi Tarantola ha sottolineato che le promesse del centrodestra, come il rilancio dell’ospedale e la riapertura del Pronto Soccorso, non sono state mantenute. È cruciale che l’opposizione continui a spingere per un dialogo costruttivo con la Regione Lombardia, esplorando modelli alternativi come il “modello Suzzara”. Non è solo una questione di opposizione, ma di responsabilità verso i cittadini.
In conclusione, gli interventi di Mari Temporiti e Andrei Lacanu hanno messo in luce come il centrosinistra stia lavorando per contrastare le mancanze della giunta, portando avanti proposte concrete e iniziative per combattere il degrado e migliorare le condizioni di vita degli abbiatensi. È chiaro che l’approccio deve cambiare: dobbiamo investire nei quartieri, migliorare i servizi e garantire una politica al servizio dei cittadini, anziché degli interessi di pochi. Solo così possiamo davvero sperare in un futuro migliore per Abbiategrasso.