Le piazze di Milano, progettate per la modernità, soffocano sotto il sole rovente.

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Le nuove piazze di Milano, concepite per ridurre il traffico e abbellire la città, si rivelano un vero e proprio forno. Da San Babila a Cordusio, l’assenza di verde e ombra trasforma questi spazi in aree roventi, dove il sole batte senza pietà.
Piazze rinnovate e calore insostenibile
La riqualificazione ha portato via alberi, aiuole e cespugli. Risultato? Un’aria irrespirabile nei luoghi simbolo della città. Piazza San Babila, recentemente rinnovata, è oggi un’area calda e scomoda, mentre Cordusio, attualmente in fase di lavori, sembra destinata a seguire lo stesso destino. I rendering mostrano chiaramente: il verde è scomparso, l’ombra è un miraggio.
Le indicazioni ignorate
Con la crisi climatica che avanza, esperti del Piano Aria Clima avevano lanciato un chiaro allerta: l’introduzione di vegetazione e ombra è cruciale quanto le nuove pavimentazioni. Le soluzioni ci sono — alberi in vasche sopraelevate, sistemi di irrigazione sotterranea — ma vengono ignorate. La città sta facendo progressi nella lotta al traffico, ma sta regredendo nel garantire il benessere urbano.
Un futuro incerto per le piazze milanesi
Le piazze, un tempo cuore pulsante della vita sociale, rischiano di diventare deserti incandescenti. Come reagiranno i cittadini e i turisti di fronte a questo clima opprimente? La speranza è che Milano possa invertire la rotta prima che sia troppo tardi.
In un contesto in cui la sostenibilità dovrebbe essere al primo posto, il destino di queste piazze è un campanello d’allarme. Urge una riflessione profonda su come progettare gli spazi pubblici, tenendo conto non solo dell’estetica, ma anche della qualità della vita. Eppure, la domanda rimane: Milano sarà in grado di salvare le sue piazze dal calore opprimente?