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Nuove indagini sull’omicidio di Chiara Poggi: un caso che riapre ferite

Dopo diciotto anni, il caso di Garlasco torna a far discutere con nuove rivelazioni.

Immagine che rappresenta le indagini sull'omicidio di Chiara Poggi
Nuove rivelazioni sull'omicidio di Chiara Poggi riaprono il caso.

Il mistero di Chiara Poggi si riapre

Il caso di Chiara Poggi, un omicidio avvenuto diciotto anni fa a Garlasco, torna a far parlare di sé grazie a nuove indagini che potrebbero portare a sviluppi significativi. Recentemente, le autorità hanno avviato perquisizioni a casa di Andrea Sempio, un nome già noto nel contesto di questo caso controverso. Le ricerche si sono concentrate anche in un campo vicino, dove si spera di trovare l’arma del delitto, mai rinvenuta fino ad oggi.

Scoperte nel canale di Tromello

Le indagini hanno preso una piega inaspettata quando, nel canale prosciugato di Tromello, è stato ritrovato un martello e altri oggetti metallici. Questo ritrovamento è stato possibile grazie alla segnalazione di un uomo che ha affermato di aver visto una ragazza lanciare un oggetto metallico la mattina del delitto. Il martello, che potrebbe essere compatibile con le ferite inflitte alla giovane, riaccende le speranze di una verità che sembrava ormai sepolta.

Le perquisizioni e gli sviluppi recenti

Le perquisizioni effettuate a casa di Sempio e dei suoi familiari hanno portato al sequestro di diari, appunti e dispositivi elettronici. Gli investigatori stanno esaminando attentamente questi materiali nella speranza di trovare nuovi indizi. Inoltre, è emerso che Sempio aveva contatti telefonici con due amici della vittima la mattina del delitto, un dettaglio che potrebbe rivelarsi cruciale per la ricostruzione della cronologia degli eventi. La legale di Sempio ha dichiarato che il suo assistito è sereno e collaborativo, ma la famiglia Poggi esprime preoccupazione per il riemergere di ipotesi infondate.

Un caso che non si spegne mai

Nonostante la condanna definitiva di Alberto Stasi, il caso di Chiara Poggi continua a suscitare interesse e dibattito. Gli inquirenti, tuttavia, invitano alla cautela, sottolineando che solo il tempo e la scienza potranno chiarire se queste nuove scoperte rappresentano una vera svolta o se si tratta dell’ennesimo vicolo cieco. La famiglia Poggi, attraverso il loro avvocato, ha espresso il desiderio di vedere rispettato il lavoro svolto dalla giustizia nel corso degli anni.

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