La diocesi di Monza affronta un caso delicato con attenzione e sostegno ai giovani.

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Indagini su don Samuele Marelli: la comunità si mobilita per i giovani
La vicenda che coinvolge don Samuele Marelli, ex direttore della Fondazione degli Oratori Milanesi, ha scosso profondamente la comunità di Seregno e la Diocesi di Monza. Attualmente sotto indagine per presunti abusi sessuali su giovani, il caso è gestito sia dalla procura di Monza che dal tribunale ecclesiastico. Le segnalazioni di comportamenti inappropriati sono emerse durante le festività natalizie del 2023, portando a un allontanamento immediato di don Marelli dalla sua posizione di Vicario.
La risposta della diocesi e l’indagine canonica
In seguito alle segnalazioni, l’Ordinario diocesano ha deciso di sospendere don Marelli da ogni attività pastorale, avviando una verifica delle accuse secondo le normative canoniche. Questo approccio prudenziale ha sollevato interrogativi sulla trasparenza e sulla protezione delle vittime. La diocesi ha scelto di non divulgare dettagli sulle presunte vittime, mantenendo il focus sulla tutela della loro privacy e del diritto alla buona fama.
Nel febbraio 2024, è stata avviata un’indagine previa, una fase cruciale per accertare la veridicità delle accuse. Gli atti sono stati inviati al Dicastero per la Dottrina della Fede, e nel giugno 2024 è iniziato il processo canonico in primo grado, con una conclusione prevista nelle prossime settimane. Questo processo rappresenta un passo importante per garantire giustizia e chiarezza in una situazione così delicata.
Il sostegno alla comunità e ai giovani
In questo periodo di incertezze, la comunità di Seregno si è mobilitata per offrire supporto ai giovani e alle loro famiglie. Sacerdoti, laici e professionisti qualificati stanno lavorando insieme per ascoltare e accogliere le sofferenze e le preoccupazioni di chi è stato coinvolto. È fondamentale che i ragazzi possano esprimere i loro sentimenti e trovare un ambiente sicuro in cui affrontare questa difficile situazione.
Il Consiglio pastorale ha informato la comunità sulla vicenda, sottolineando l’importanza di rimanere uniti e solidali. La diocesi, insieme all’Arcivescovo e ai suoi collaboratori, sta cercando di garantire che tutti coloro che sono stati colpiti da questa situazione ricevano il supporto necessario per affrontare le loro difficoltà.
Un futuro di speranza e giustizia
La vicenda di don Samuele Marelli è un richiamo alla responsabilità e alla vigilanza all’interno delle comunità religiose. È essenziale che si faccia luce su quanto accaduto, affinché si possa garantire un ambiente sicuro per i giovani. La diocesi di Monza sta affrontando questa sfida con serietà e determinazione, cercando di proteggere le vittime e di garantire che la giustizia prevalga.
In un momento così critico, la comunità di Seregno dimostra la sua resilienza e il suo impegno nel sostenere i più vulnerabili. La speranza è che, attraverso il dialogo e la comprensione, si possa costruire un futuro migliore, libero da abusi e ingiustizie.