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Il progetto ‘Buon fine’: un esempio di lotta contro lo spreco alimentare

Scopri come il progetto 'Buon fine' di Coop Lombardia sta trasformando la lotta contro lo spreco alimentare in un'opportunità di inclusione sociale.

Immagine del progetto Buon Fine contro lo spreco alimentare
Scopri come il progetto Buon Fine combatte lo spreco alimentare.

Un’iniziativa contro lo spreco alimentare

Ogni giorno, la grande distribuzione alimentare si trova a gestire enormi volumi di prodotti che, pur essendo perfettamente integri e commestibili, vengono ritirati dagli scaffali. Questo accade principalmente a causa di scadenze ravvicinate o imballaggi danneggiati. Tuttavia, grazie a progetti come ‘Buon fine’ di Coop Lombardia, è possibile trasformare questa situazione in un’opportunità per le comunità locali. Nel 2024, il progetto ha già recuperato ben 1.800 tonnellate di cibo, che sono state donate a diverse associazioni no profit attive sul territorio.

Un evento per sensibilizzare

In occasione dell’anniversario dell’iniziativa e della Giornata Internazionale contro lo Spreco Alimentare, Coop Lombardia ha organizzato un evento speciale al Barrio’s Live di Milano. Questo incontro ha messo in luce l’importanza della collaborazione tra cooperative, associazioni e istituzioni, creando una rete di solidarietà sempre più forte. Il presidente di Coop Lombardia ha sottolineato come ‘Buon fine’ abbia contribuito a rafforzare i legami con oltre 120 realtà, promuovendo un meccanismo di inclusione sociale che va oltre la semplice distribuzione di cibo.

Il valore della legge Gadda

Il progetto ‘Buon fine’ è stato avviato prima dell’entrata in vigore della legge n.166/16, nota come legge Gadda, che ha semplificato le procedure per la donazione di alimenti e ha ampliato il numero di soggetti coinvolti nel recupero delle eccedenze. Maria Chiara Gadda, prima firmataria della legge, ha evidenziato come questa normativa abbia migliorato il rapporto tra donatori e beneficiari, rendendo più facile la redistribuzione di beni alimentari. Tuttavia, nonostante i progressi, ci sono ancora ostacoli da superare, come la necessità di educare i cittadini e promuovere le opportunità offerte dalla legge.

Un circolo virtuoso di solidarietà

Il progetto ‘Buon fine’ non si limita a fornire cibo, ma restituisce dignità alle persone in difficoltà. Rossella Miccio, presidente di Emergency, ha sottolineato l’importanza di un approccio che non si limiti a dare, ma che consideri anche il come e il perché di queste azioni. Luciano Gualzetti, direttore di Caritas Ambrosiana, ha raccontato come la collaborazione con Coop Lombardia abbia permesso di alimentare mense e empori della solidarietà, creando un sistema di recupero che ha un impatto reale sulle comunità.

Ascolto e collaborazione per il futuro

Il direttore generale della Fondazione Terre des hommes, Paolo Ferrara, ha evidenziato come il progetto ‘Buon fine’ rappresenti un esempio virtuoso di collaborazione tra pubblico e privato. L’ascolto dei bisogni delle persone è fondamentale per garantire la sostenibilità delle iniziative. Solo attraverso un dialogo costante tra le diverse realtà coinvolte si possono raggiungere risultati significativi nella lotta contro lo spreco alimentare e nella promozione dell’inclusione sociale.

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