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Addio a Marco Romano, il maestro dell’architettura italiana

La carriera di un architetto che ha segnato la storia delle città italiane

Tributo a Marco Romano, maestro dell'architettura italiana
Ricordiamo Marco Romano, un'icona dell'architettura italiana che ha lasciato un segno indelebile.

Un pioniere dell’architettura

Marco Romano, nato a Milano nel 1934, è stato un architetto e urbanista di grande rilievo, la cui carriera ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama architettonico italiano. Laureatosi al Politecnico di Milano, Romano ha dedicato la sua vita alla progettazione e alla valorizzazione dei centri storici, contribuendo a una nuova visione dell’urbanistica. La sua esperienza come direttore della sezione italiana alla XVII Triennale nel 1988 ha segnato un momento cruciale nella sua carriera, permettendogli di esprimere le sue idee innovative e di confrontarsi con i più grandi nomi del settore.

Un impegno per le città

Durante gli anni Cinquanta, Romano ha iniziato a lavorare attivamente alla progettazione di diverse città italiane, collaborando con figure illustri come Mario Bellini e Augusto Cagnardi. La sua visione architettonica si è sempre contraddistinta per un forte impegno sociale, cercando di rispondere alle esigenze delle comunità. La sua opera non si è limitata alla progettazione di edifici, ma ha abbracciato una concezione più ampia dell’urbanistica, incentrata sulla qualità della vita e sull’inclusione sociale.

Un pensiero innovativo

Marco Romano ha anche avuto un ruolo significativo come scrittore e teorico, contribuendo con saggi e articoli alla rivista Urbanistica. In particolare, nel suo libro ‘La città delle donne’, ha messo in discussione il modo in cui le città sono state progettate, sostenendo che queste fossero state create principalmente per soddisfare i desideri maschili. La sua proposta di una città più inclusiva e attenta alle esigenze delle donne ha aperto un dibattito importante nel campo dell’architettura e dell’urbanistica.

Un’eredità duratura

La scomparsa di Marco Romano, avvenuta all’età di 90 anni, segna la fine di un’era per l’architettura italiana. La sua visione e il suo impegno per la riqualificazione dei centri storici continueranno a ispirare le generazioni future di architetti e urbanisti. La sua vita e il suo lavoro rappresentano un esempio di come l’architettura possa essere un potente strumento di cambiamento sociale e culturale. La sua eredità vivrà attraverso le città che ha contribuito a plasmare e attraverso le idee che ha condiviso con il mondo.

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