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Scoperta shock: 70 animali in condizioni critiche tra Milano e Brianza

Un'operazione congiunta ha portato alla scoperta di oltre 70 animali in due appartamenti.

Animali in condizioni critiche scoperti a Milano e Brianza
Scoperta shock: 70 animali in gravi difficoltà tra Milano e Brianza.

Un intervento necessario

Il 12 dicembre scorso, un’operazione congiunta tra polizia locale, carabinieri e operatori dell’Ats Brianza ha portato alla luce una situazione allarmante in due appartamenti situati tra Brugherio e Vimodrone. I residenti della zona avevano da tempo segnalato odori molesti e il continuo abbaiare di cani, ma ciò che gli agenti hanno trovato ha superato ogni aspettativa. Nella prima abitazione, sono stati rinvenuti ben 40 cani di taglia media, mentre nella seconda, 30 animali tra cani e gatti. Un vero e proprio allevamento abusivo che ha sollevato preoccupazioni non solo per il benessere degli animali, ma anche per la salute pubblica.

Le segnalazioni dei vicini

La vicenda ha avuto inizio due anni fa, quando i vicini hanno iniziato a lamentarsi per le esalazioni sgradevoli provenienti dagli appartamenti e per il rumore incessante degli animali. Nonostante le numerose segnalazioni e gli interventi delle forze dell’ordine, la situazione non è migliorata. Già nel 2022, gli agenti avevano effettuato sopralluoghi, ma i proprietari degli animali non hanno mai mostrato segni di collaborazione. Le sanzioni per violazione del Regolamento regionale sulla tutela degli animali d’affezione non sono bastate a cambiare le cose.

Un intervento decisivo

La situazione è degenerata al punto che il pubblico ministero ha emesso un mandato di perquisizione per le due abitazioni. Durante l’operazione, gli agenti hanno trovato gli animali in condizioni critiche, costretti a vivere in spazi angusti e poco igienici. Questo intervento ha messo in luce non solo il maltrattamento degli animali, ma anche la necessità di una maggiore vigilanza e intervento da parte delle autorità competenti. La scoperta ha suscitato l’indignazione della comunità, che chiede ora misure più severe per prevenire simili situazioni in futuro.

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