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Una madre, responsabile della morte della sua bambina di due anni a causa di soffocamento con un cuscino, è stata condannata anche in secondo grado

Confermata la condanna a 12 anni di carcere per Patrizia Coluzzi: uccise la figlia di 2 anni soffocandola con un cuscino

La condanna a 12 anni di carcere per Patrizia Coluzzi, di 45 anni, è stata confermata dalla Corte d’Appello di Milano. La donna aveva soffocato la figlia di 2 anni, Edith, con un cuscino durante la notte tra il 7 e l’8 marzo 2021, all’interno della loro abitazione a Cisliano, vicino Milano. Nonostante la procura di Pavia e la procura generale di Milano avessero richiesto l’assoluzione per motivi di incapacità di intendere e di volere, i giudici di primo grado si erano basati sull’analisi di esperti che l’avevano definita semi inferma di mente.

Risarcimenti stabiliti

La sentenza emessa dal tribunale di Pavia è stata dunque mantenuta anche in Appello, insieme ai risarcimenti stabiliti: 650mila euro per il padre di Edith, 460mila euro per i nonni paterni e 800mila euro per gli altri figli. Attualmente, la Coluzzi si trova in una struttura speciale per il trattamento di misure restrittive a Castiglione delle Stiviere, in provincia di Mantova.

La scoperta della tragedia

Nella notte fra il 7 e l’8 marzo 2021, Coluzzi, dopo aver ucciso Edith, mandò un messaggio all’ex consorte, un barman di Milano, comunicandogli che “la figlia non c’era più”. L’uomo, preoccupato, contattò il numero di emergenza 112, dando inizio a una serie di interventi: i carabinieri si diressero verso l’abitazione di Cisliano, forzarono una finestra e trovarono la piccola priva di vita sul letto, mentre la madre giaceva accanto a lei, con un braccio ferito da tagli. Risulta che in passato la donna avesse denunciato l’ex partner più volte, ma i casi erano stati chiusi, e riceveva assistenza dal Comune di Cisliano a causa di difficoltà finanziarie.

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