Javier Zanetti testimonia su biglietti e 'soffiata' alla curva Nord: chiarimenti e smentite durante l'interrogatorio
Javier Zanetti, che non è sotto indagine, è stato ascoltato come testimone riguardo a due temi specifici: i biglietti per la finale di Champions League e la presunta ‘soffiata’ a favore della curva Nord. “Marco Ferdico mi ha parlato della questione riguardante i biglietti e ho discusso con la dirigenza di base”, ha dichiarato, specificando di non aver parlato con i vertici del club, “ma non ricopro ruoli esecutivi nel consiglio”, il quale era già a conoscenza delle richieste della curva Nord per un numero maggiore di biglietti per il match di Istanbul. Questa informazione è stata fornita da Zanetti agli agenti della squadra Mobile.
Ex calciatore coinvolto nelle intercettazioni
L’ex calciatore, tirato in causa in alcune intercettazioni nell’ambito dell’inchiesta ‘Doppia curva’, che ha portato all’azzeramento del direttivo della tifoseria nerazzurra per presunti legami criminali, ha confermato che Marco Ferdico, uno dei 19 ultrà arrestati, lo avrebbe contattato per richiedere un numero maggiore di biglietti per la finale di giugno 2023, che la squadra di Simone Inzaghi ha poi perso. Tuttavia, Zanetti ha chiarito di non essere coinvolto nella richiesta dei tifosi di partecipare in massa a questa importantissima competizione europea.
Rapporto con i tifosi e incontro con Antonio Bellocco
Zanetti, uno dei simboli storici dell’Inter, ha sempre mantenuto un buon rapporto con i tifosi. “Ogni tanto i leader degli ultrà mi contattavano per realizzare dei video. Potevo parlarci anche perché si recavano a supportare la squadra durante gli allenamenti a Appiano Gentile”, racconta il ex capitano, sottolineando che non ci sono stati ulteriori legami. Riguardo a Antonio Bellocco, morto il 4 settembre, confessa: “L’ho incontrato solo una volta”. In un altro passaggio presente nel provvedimento di custodia cautelare, si nota che Ferdico avrebbe affermato di aver sentito da Zanetti che “alcuni agenti di polizia stavano osservando la curva a causa dell’incidente che ha coinvolto il povero Vittorio Boiocchi, deceduto in modo tragico”. Tuttavia, Zanetti respinge fermamente quest’accusa durante la sua testimonianza, che si è protratta per quasi due ore.