×

“Carichiamo il bus con doppifondi destinati alle armi.”

Un incontro organizzato tra tifosi italiani e spagnoli si trasforma in un piano per il contrabbando di armi, rivelando una vera e propria minaccia nascosta

L’incontro era stato organizzato in accordo con i sostenitori spagnoli e si sarebbe dovuto tenere durante la trasferta dell’Inter a San Sebastian per una partita di Champions League dell’anno precedente. Durante una conversazione telefonica intercettata l’11 settembre, Marco Ferdico spiegava ad Antonio Bellocco che il pullman doveva essere riempito con le persone adeguate. Per trasportare le armi in Spagna era necessario trovare un metodo per eludere i controlli delle autorità, che inevitabilmente sarebbero intervenute. Così, i tifosi decisero di creare un “doppiofondo” nel pullman, chiedendo l’intervento dello stesso carrozziere che si occupava delle riparazioni per la società di trasporti usata dall’Inter. Ferdico rivelò il piano elaborato per il trasporto delle armi, spiegando che ciò avrebbe permesso di non essere scoperti durante le perquisizioni. I preparativi erano accurati e prevedevano un ritrovo nel parcheggio di Cascina Gobba per dirigersi verso la Spagna.

Il piano per il trasporto delle armi

Tuttavia, il calcio era solo un pretesto. Infatti, Ferdico, intercettato, affermava che avrebbero “fatto a botte”, già ansioso per il confronto, concordato in anticipo con i supporter del Real Sociedad. A Cascina Gobba, come anticipato dai tifosi, vi fu un intervento delle forze dell’ordine, ma non furono rinvenute armi, probabilmente perché camuffate nei doppi fondi. Gli ultras avevano portato a termine la loro operazione, tuttavia, le armi includevano catene, tirapugni e materiali incendiabili.

Non si tratta affatto di un amore autentico per il calcio.

Leggi anche