Emergenza abitativa: la Città Metropolitana destina 7 milioni per il progetto “New Generation Housing”, finalizzato a contrastare la mancanza di alloggi. “Si tratta della prima iniziativa concreta per rispondere alle esigenze di giovani studenti e lavoratori – afferma l’ex provincia -. Il progetto è il risultato di un confronto con università e Comuni. I fondi serviranno a riqualificare edifici pubblici non utilizzati, trasformandoli in abitazioni”. Durante l’ultima riunione del Consiglio metropolitano sono stati delineati i particolari dell’iniziativa, focalizzata sulla necessità di garantire opzioni abitative a costi accessibili, specialmente nel capoluogo, dove i prezzi di appartamenti e stanze risultano spesso insostenibili per i più giovani. Anche l’hinterland interverrà, proponendo soluzioni temporanee a prezzi contenuti. L’ente metropolitano coordinerà le attività anche per “potenziare i servizi residenziali, in particolare nelle zone ben collegate”. Questa iniziativa si integra nel Piano strategico 2022-2024, che sostiene la coesione sociale e lo sviluppo di servizi a livello sovracomunale. La sfida da affrontare è significativa e richiede uno sforzo collettivo. Tale progetto è destinato ai comuni del Fondo perequativo metropolitano, promosso per implementare politiche basate su equità sociale, sostenibilità ambientale e maggiore coesione urbana. Gli enti locali avranno 45 giorni, dopo la pubblicazione ufficiale della selezione, per inviare le proprie proposte. Saranno favoriti in particolare i progetti di centri associati e quelli che prevedono un cofinanziamento da parte dei comuni tramite risorse proprie, fondi del terzo settore o privati coinvolti.
“Stiamo avviando uno dei primi fondi con l’intento di rispondere alle esigenze di gruppi vulnerabili, offrendo loro la possibilità di accedere a soluzioni abitative a prezzi inferiori rispetto a quelli di mercato – afferma Francesco Vassallo, vicesindaco di Città Metropolitana. Sebbene l’adesione a questo fondo sia facoltativa, ci auguriamo di unirci per affrontare in modo collettivo un bisogno reale e attivare bandi come questo. È un piccolo passo iniziale che speriamo possa diventare un modello da seguire”. “Questo intervento riveste un ruolo cruciale nella strategia generale dell’ente – aggiunge Bruno Ceccarelli, consigliere delegato per le Politiche abitative di Area vasta. Attualmente, la questione dell’accesso alle abitazioni rappresenta una vera sfida, ed è essenziale fornire supporto alle amministrazioni per aprire nuove opportunità. Speriamo che questo sia solo l’inizio di una serie di bandi futuri”.