Negli ultimi mesi, si è svolto un intenso dibattito sulla sua necessità. È innegabile che le discussioni sulle politiche di mobilità siano spesso animate e polarizzate. Tuttavia, nel caso dell’Area a Trafficazione Ridotta (ATR) del Quadrilatero della Moda, si aggiunge un ulteriore elemento di discussione e innovazione, precisamente lo stesso elemento che ha invogliato il Ministero dell’Infrastruttura e dei Trasporti (MIT) a sospendere la sua istituzione, nonostante l’intenzione del Comune di proseguire. Questo elemento è il tempo, i 15 minuti concessi agli automobilisti per lasciare la ATR o parcheggiare, così da evitare multe. Mentre si attende di vedere se e come il Comune renderà l’ATR operativa, le 27 pagine redatte dall’Amat (l’Agenzia di Mobilità, Ambiente e Territorio, un ente controllato dal Comune) spiegano gli obiettivi di Palazzo Marino e, soprattutto, illustrano i flussi di traffico attuali nella ATR e l’effetto dell’intervento su di essi.
La percentuale di ciclisti nelle città è impressionante: i pendolari in bicicletta rappresentano il 34,2% del totale degli ingressi da Corso Matteotti superiori al 20,7% da Corso Venezia, mentre riducendosi al 13,9% da Piazza Scala – Via Case Rotte e al 5% da Via Bigli. I veicoli commerciali sono generalmente meno numerosi, con nessuna presenza registrata da Piazza Scala, il 16,1% da Via Bigli, il 10,5% del totale da Corso Venezia e il 5% da Corso Matteotti. D’altra parte, le automobili costituiscono il 50,7% degli ingressi da Via Bigli, il 24,7% da Corso Venezia, il 23,1% da Corso Matteotti e il 17,7% da Piazza Scala ma, non è specificato se trattasi di auto private o taxi. Tuttavia, i motocicli sono il mezzo preferito per muoversisi nella ZTL del Quadrilatero, come dimostrato dai dati raccolti da Amat in tre ingressi su quattro. Infatti, rappresentano il 68,4% degli accessi da Piazza Scala, il 44,1% da Corso Venezia, il 37,7% da Corso Matteotti e il 28,2% da Via Bigli. Il totale dei veicoli che entrano durante l’ora di punta mattutina nel Quadrilatero non è eccessivo, con 479 da Corso Venezia, 461 da Corso Matteotti, 407 da Via Bigli e 164 da Piazza Scala. Ancora meno numerosi sono i veicoli in ingresso nella ZTL durante l’ora di punta serale: 280 da Corso Venezia, 260 da Corso Matteotti, 225 da Via Bigli e 122 da Piazza Scala.
La distribuzione dei mezzi di trasporto rimane invariata: le moto sono il mezzo di trasporto più utilizzato in tre delle quattro strade principali d’accesso, seguite dalle automobili, particolarmente presenti in via Bigli (69,1% del totale) e in corso Venezia (42,3%). Anche durante l’ora di punta serale, le biciclette rappresentano una percentuale significativa del volume di traffico: il 28,4% in corso Matteotti, il 26,4% in corso Venezia, il 14,3% in piazza Scala e il 6,3% in via Bigli. Questo considerevole utilizzo delle biciclette è attribuibile alle zone pedonali, alle ZTL e alle piste ciclabili situate nel centro della città, in particolare nei dintorni del Quadrilatero. Per quanto riguarda il passaggio dei pedoni, esso supera il 50% del totale, come si evince dalle 27 pagine del rapporto. Altra osservazione degna di nota da parte di Amat è che le moto svolgono un ruolo molto importante nel movimento attraverso le ZTL, a differenza delle auto: infatti, si nota una presenza di veicoli privati potenzialmente irregolari, fino a 80 durante l’ora di punta mattutina. Da queste considerazioni, Amat e il Comune giungono alla conclusione, che può essere condivisa o meno, che sarebbe opportuno mantenere e rafforzare l’orientamento pedonale che caratterizza l’ampia rete di mobilità dolce del centro di Milano, in particolare nel Quadrilatero. A sostegno di questa idea, secondo l’amministrazione comunale, il volume del traffico nel Quadrilatero non è cosi elevato da richiedere una chiusura agli autoveicoli, ma neanche tale da non dover apportare alcun cambiamento alla situazione attuale.
Ecco perché è necessario lasciare l’auto in uno dei 1.252 stalli dei parcheggi situati nella Zona a Traffico Limitato temporanea.