Nel corso di un intervento di grande rilievo, condotto dalla Polizia e dalla Finanza sotto la guida della Procura di Milano, sono stati arrestati i leader dei sostenitori fanatically di Inter e Milan a San Siro. L’azione ha condotto a 19 arresti, facendo a pezzi la leadership delle due fazioni di tifosi. Questo si è verificato la mattina del lunedì 30 settembre, con 18 capi ultrà arrestati per diverse accuse, tra cui associazione per delinquere, con l’ulteriore aggravante di tecniche mafiose, estorsione, lesioni e altri crimini gravi.
Le numerose accuse mosse nell’ambito di questa operazione comprendono estorsioni legate alla vendita di biglietti, prelievo forzato di una parte dei profitti dei parcheggi circostanti lo stadio, la formazione di alleanze tra i gruppi di tifosi dell’Inter e del Milan per controllare la vendita di bevande a San Siro, e scontri violenti e lesioni nelle aree attorno allo stadio.
Tra gli arrestati figurano Luca Lucci, leader dei tifosi del Milan, e Renato Bosetti, recentemente nominato leader dei tifosi dell’Inter dopo l’arresto di Andrea Beretta per l’omicidio di Antonio Bellocco. Tra gli altri arrestati vi sono il vice-leader Marco Ferdico e Beretta, che era già in prigione per l’omicidio. Di questi 19 arrestati, 16 sono attualmente in prigione mentre tre sono agli arresti domiciliari.
Sei persone, tra cui Christian Rosiello, membro prominente della Curva rossonera, sono state arrestate: 16 di loro sono state rinchiusi in prigione e tre sono agli arresti domiciliari. Tra gli altri noti ultrà coinvolti nella situazione, troviamo Rosario Calabria, Antonio Trimboli e Nino Ciccarelli, l’eminente leader degli ultrà dell’Inter, Domenico Bosa, e Loris Grancini, il leader degli ultrà della Juventus, già condannato e strettamente associato agli ambienti delle curve milanesi. Uno degli obiettivi delle perquisizioni era “il barone”, noto anche come Giancarlo Lombardi, ex leader degli ultrà rossoneri. La casa di Bellocco a Pioltello è stata pure oggetto di perquisizioni, egli è stato precedentemente assassinato da Beretta.
A seguito dell’attuazione delle misure preventive, sono state eseguite numerose perquisizioni contro altri individui sotto indagine. La Divisione Anticrimine della Questura di Milano ha imposto a diversi individui il divieto di accesso ai luoghi in cui si svolgono eventi sportivi, in quanto questi ultimi hanno ricevuto l’ordinanza Daspo, o ha almeno avviato il procedimento nei confronti di un gran numero di altre persone.