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Esiste una tendenza tra i giovani di ricevere il loro primo telefono cellulare all’età di 11 anni, principalmente perché tutti i loro coetanei ne hanno uno. Tuttavia, gli esperti consigliano che sarebbe più appropriato regalare il loro primo smartphone a 14 anni

Il primo dispositivo mobile è solitamente dato all’eta di 11 anni (in circa il 52,7% dei casi), nonostante le famiglie concordino generalmente che sarebbe più opportuno aspettare fino ai 14 anni. Secondo lo studio, il livello di istruzione dei genitori sembra essere un fattore significativo nella decisione. Più alto è il grado di istruzione, più le famiglie tendono a essere prudenti, posticipando l’età di concessione dello smartphone e limitando la possibilità per i figli di navigare in rete senza supervisione. Queste sono alcune delle informazioni svelate nel rapporto più recente della “Ricerca su genitori, figli e insegnanti”, condotta da un team di ricercatori guidato dal sociologo Marco Gui. Circa settemila individui, tra studenti, famiglie, insegnanti e presidi, sono stati intervistati. Questa indagine è un componente chiave della ricerca-azione collettiva sviluppata in collaborazione con il Comune e l’Università di Milano-Bicocca, supportati da Ats e provveditorato, dal gruppo “Aspettando lo smartphone”, dalla Società Italiana delle Cure Primarie Pediatriche Lombardia e da Corecom. Tutti questi enti presenteranno insieme le “Raccomandazioni di Milano” il 10 ottobre, rispondendo ad un bisogno chiaramente espresso anche dai soggetti intervistati.

Negli studi condotti, si è riscontrato che la maggior parte degli studenti riceve il loro primo smartphone tra la quinta elementare e la prima media. Secondo un sondaggio condotto sugli studenti, il 30,6% ritiene che l’età giusta per avere uno smartphone sia l’età di 11 anni, il 19,2% ritiene che sia a 12 anni, il 13,4% a 10 anni e il 7,8% a 13 anni. Il report spiega che i giovani esprimono una certa cautela sulla questione, sebbene meno marcata rispetto ai genitori. La maggioranza di loro concorda con la necessità di una raccomandazione generale sull’uso dello smartphone, anche se a una percentuale inferiore ai genitori, con un 48,5%. Più specificatamente, l’utilizzo dello smartphone include la visione di video su YouTube (67%), giocare a videogiochi (58,3%), chattare su Whatsapp o simili (55,7%) e l’uso di piattaforme scolastiche (54,4%).

Nell’ambito dello studio, sono stati intervistati anche duemila insegnanti di Milano. Si è riscontrato che gli insegnanti delle medie assegnano compiti che richiedono l’uso di Internet più frequentemente rispetto ai maestri delle elementari, con il 27% che lo fa “almeno una volta alla settimana” contro il 10,5%. Gli insegnanti concordano che l’uso dello smartphone dovrebbe essere limitato a coloro che hanno compiuto almeno 14 anni. Sono ancora più prudenti riguardo all’uso dell’intelligenza artificiale, con il 33,3% che indica i 18 anni come età adeguata, il 24,1% i 14 anni e il 21,7% i 16 anni. Anche loro chiedono linee guida comuni su queste questioni.

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