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Una volta che Ciacci lascia, per la Ghisa ci sono diverse possibilità. Bufano e Mirabelli, entrambi candidati interni, potrebbero competere per assumere la posizione di comandante

Le due questioni più pressanti tra i poliziotti di Milano sono queste: Ciacci partirà? E chi lo rimpiazzerà? Circolavano voci di un cambio di leadership appena dieci giorni fa. “Un cambio potrebbe avvenire dopo sette anni, ma ho piena fiducia nella persona. Infatti, sono sicuro solo di una cosa: che non ho assolutamente, ripeto assolutamente, intenzione di perdere il suo apporto”, queste le parole del sindaco Giuseppe Sala, che non ha negato le voci e ha paventato un possibile nuovo ruolo per il capo in partenza. “L’efficacia di un’organizzazione dipende anche da chi la guida”, commento pungente del delegato per la Sicurezza del sindaco, Franco Gabrielli. Si rumoreggia infatti che l’ex capo della polizia abbia formulato critiche aspre nei confronti di Ciacci nel dossier redatto nei mesi scorsi riguardo l’efficienza dell’organizzazione della polizia locale. Chi conosce bene i meandri di Piazza Beccaria scommette che, a meno di improvvisi cambi di ritmo, non ci saranno cambiamenti fino alla celebrazione dell’organizzazione programmata per il 4 ottobre. Successivamente, potrebbe esserci un cambio. Una decisione estremamente delicata, data la moltitudine di questioni in ballo, a partire dalla ristrutturazione annunciata, contrastata strenuamente dai sindacati per quanto riguarda i turni di sera e notte e attualmente in attesa di ulteriori sviluppi di fronte a un autunno che dovrebbe essere turbolento. In termini di successione, il candidato più probabile è il vice di Ciacci, Enrico Bufano.

A sessantadue anni, compiuti a maggio, è visto come l’archivista storico del Corpo, oltre che un funzionario indispensabile quando si tratta di questioni burocratiche, contrattuali e di gestione del personale. La sua carriera inizia nel 1994 e si sviluppa attraverso una serie di posizioni di questo genere, culminando con la sua promozione a vice comandante l’11 maggio 2023. Possiede quindi una maturata esperienza e una profonda comprensione delle dinamiche interne, anche se da un altro punto di vista, tali vantaggi possono rappresentare anche un possibile svantaggio. Secondo coloro che sono ben informati, un’altra opzione può essere rappresentata da un candidato di età e formazione molto diverse: il quarantaseienne Gianluca Mirabelli, che è arrivato a Milano dal suo incarico di vice capo di gabinetto dei ghisa il 1 febbraio 2018, dopo aver lavorato per oltre sedici anni a Vigevano, prima come agente e poi come funzionario. Dal primo agosto 2019, è divenuto capo di gabinetto, e successivamente ha ricevuto la nomina a direttore operativo del dipartimento della Sicurezza urbana. Nel caso in cui il Comune decida di scegliere internamente, dovrebbe optare per uno di questi due candidati. Tuttavia, non è da escludere l’opzione di inserire un nuovo elemento proveniente da fuori, sebbene ciò rappresenti una serie di svantaggi. Primo fra tutti: l’inserimento di una nuova figura in un sistema già parzialmente bloccato potrebbe richiedere un periodo di adattamento più ampio del previsto. Secondo: l’imminente appuntamento con le Olimpiadi, che si svolgeranno in meno di un anno e mezzo, sembra sconsigliare l’idea di scommettere su un “papa straniero”.

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