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I finanziamenti Pnrr saranno destinati a Multimedica per la ricerca contro l’obesità

Chiamata tDCS, o stimolazione transcranica a corrente diretta, questa potrebbe essere un’arma efficace contro l’obesità, una condizione che ormai affligge oltre il 10% degli adulti in Italia. Un esperimento è stato condotto da MultiMedica, sovvenzionato dal Pnrr e guidato dal professor Livio Luzi, che prevede la partecipazione di 400 pazienti affetti da obesità e diabete di tipo 2. Questa indagine è volta a comparare una metodologia di stimolazione cerebrale innovativa, la tDCS, con quella più tradizionale, la TMS, utilizzata da molto tempo in ambito neurologico e psichiatrico e che ha dimostrato di essere efficace anche nei casi di obesità. Questo nuovo metodo di stimolazione ha un costo ridotto e offre praticità, aprendo la possibilità di utilizzare la neurostimolazione per gestire l’eccessivo peso in maniera diffusa, anche in combinazione con la terapia farmacologica. Ad esempio, a differenza di altre opzioni, non comporta strumenti voluminosi o il ricorso al setting ospedaliero. Ciò che serve è un caschetto semplice utilizzabile anche a casa del paziente, prima dei pasti, con una ricaduta positiva sulla sostenibilità economica e praticità del trattamento. “Vorremmo raggiungere un obiettivo duplice con questa ricerca – dichiara Livio Luzi, direttore del dipartimento interpresidio di Endocrinologia, nutrizione e malattie metaboliche di MultiMedica e professore ordinario di Endocrinologia presso l’Università degli Studi di Milano – Primo, intendiamo confermare di nuovo l’efficacia di questo metodo, cercando la dieta più efficace che può accentuare i risultati positivi. E, in secondo luogo, desideriamo verificare se questa tecnica innovativa è sicura ed efficace nel far perdere peso ai pazienti.” Se l’indagine produce risultati positivi, un ulteriore sviluppo e l’industrializzazione del dispositivo potrebbe essere il prossimo passo.

“Vista l’allarmante proliferazione del problema, principalmente fra la generazione più giovane, e il nostro Paese che detiene uno dei primi posti in Europa per sovrappeso ed obesità nei bambini, è necessario trovare delle soluzioni per contrastare questa problematica,” sostiene lo specialista. “Potremmo passare da un singolo centro che tratta 100 persone all’anno con la TMS a circa 10-20mila con l’uso della tDCS. È possibile ipotizzare, per il futuro, un suo utilizzo anche nei giovani più vulnerabili, con l’obiettivo di prevenire.”

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