San Giuliano Milanese (Milano) – In sintonia con una tradizione locale, i celebrati “Giganti” sono tornati nelle strade cittadine con la 33esima rievocazione storica della famosa battaglia di Marignano. Questa battaglia si svolse il 13 e 14 settembre 1515 tra Melegnano e San Giuliano, per la supremazia sul Ducato di Milano. Per due giorni si assistette a violenti conflitti tra due potenti eserciti: 30.000 uomini sotto il comando del re francese fronteggiavano 20.000 militari svizzeri, in un combattimento epicamente sanguinoso, orchestrato da condottieri abili che sfruttavano tattiche militari, armi all’avanguardia e massicci dispiegamenti di truppe. La battaglia culminò con la vittoria del lato francese. Questa “Battaglia dei Giganti”, come fu denominata all’epoca per esaltare la forza dei combattenti e la potenza degli eserciti, segnò un punto di svolta nella politica estera svizzera, che da quel momento abbandonò le sue ambizioni espansionistiche in favore di una neutralità più familiare. Durante un fine settimana di ispirazione medievale, si è riportato in vita il periodo storico con una serie d’iniziative rivolte a illustrare gli usi e costumi dell’epoca, fra cui aperture speciali nel castello di Zivido, tour guidati alla chiesa antica, un aperitivo letterario con lo scrittore storico Andrea Oliverio, spettacoli di acrobati dei Giullari, dimostrazioni di falconeria e un’introduzione all’arte della spada con Gerardo La Favella e il suo gruppo.
Come ogni anno, l’evento principale è stata la parata storica, dove gli interpreti, vestiti con abiti rinascimentali colorati, hanno portato in vita i personaggi della battaglia davanti al pubblico. Durante la serata, il drammatico scontro è stato ricreato in tutte le sue fasi dagli interpreti in abiti d’epoca, con le forze armate guidate da Massimiliano Sforza e Francesco I che ha condotto l’esercito francese alla vittoria. Questa rievocazione storica, ora riconosciuta a livello nazionale, è stata inclusa nel database delle rievocazioni storiche creato dal Servizio VI della direzione generale Belle arti e paesaggio e dall’istituto centrale per il Patrimonio immateriale del ministero della Cultura.