×

La prossima materia di studio alla Statale sarà gli studi indiani

L’Università Statale di Milano, che ha già introdotto lo studio dell’Hindi, del Sanscrito, dell’arte indiana e dell’Indologia, ha inaugurato per la prima volta una cattedra dedicata agli Studi Indiani. Questa cattedra è una collaborazione tra due dipartimenti: Lingue, Letterature, Culture e Mediazioni e Studi Letterari, Filologici e Linguistici. Un accordo formale, un Memorandum of Understanding (MoU), è stato firmato recentemente dall’ambasciatrice indiana H.E. Vani Rao, per conto del Consiglio Indiano per le Relazioni Culturali e del Governo Indiano, e dal Rettore Elio Franzini.

Dal 2025, un professore visitatore indiano, scelto dal Consiglio Indiano per le Relazioni Culturali e dall’università, si trasferirà a Milano ogni anno. Questo permetterà agli studenti di approfondire la lingua e la cultura indiana in un modo più strutturato, insegnando l’Hindi e supportando la ricerca.

Franzini, il Rettore, ha espresso grande orgoglio per l’introduzione della cattedra di Studi Indiani, sottolineando il desiderio dell’università di avvicinarsi a nuove culture come mezzo per stimolare la crescita e l’arricchimento degli studenti, preparandoli per un panorama lavorativo sempre più globalizzato.

Nel frattempo, gli scambi culturali per motivi di studio continuano. Recentemente a New Delhi, l’associazione per la promozione dell’istruzione universitaria in Italia, chiamata Uni-Italia, ha presentato “Milano Meravigliosa”, un evento per illustrare le opportunità di studio che Milano offre agli studenti indiani.

L’iniziativa è stata realizzata in partnership con l’Ambasciata Italiana e l’Istituto di Cultura Italiana di New Delhi. “L’interazione e la mobilità studentesca sono componenti fondamentali per rafforzare la collaborazione bilaterale, contribuendo alla formazione di legami duraturi tra i nostri due Paesi”, ha dichiarato l’ambasciatore italiano in India, Antonio Bartoli. Tra i partecipanti c’erano studenti, ma anche esponenti di enti accademici indiani, internazionali e del governo indiano. Hanno presenziato alla discussione coordinata da Rajendra Kumar, direttore della School of Architecture and Design dell’Università Professionale Lovely, e un ex studente del Politecnico di Milano.

Leggi anche