La coalizione di centro-sinistra del Comune ha una posizione ben definita: desideriamo l’ius soli, tuttavia nel frattempo vogliamo promulgare la proposta dell’ius scholae poiché potrebbe rappresentare un passo importante verso l’integrazione degli immigrati. Lunedì avanzeremo una mozione nel Consiglio comunale in questa direzione. Desideriamo che anche Milano eserciti pressione sul Governo riguardo l’ius scholae. Queste sono le parole di Diana De Marchi, la principale firmataria della mozione, componente del Consiglio per il Pd e presidente della commissione per l’Uguaglianza di Genere di Palazzo Marino. L’intento dei promotori – le prime firme, oltre a De Marchi, includono Elisabetta Nigris (anche lei del Pd) e Marzia Pontone (dalla lista Sala, presidente della commissione Educazione) – potrebbe essere l’obiettivo di raggiungere una maggioranza che travalichi il centro-sinistra. I consiglieri del partito Forza Italia, la cui leadership nazionale, rappresentata da Antonio Tajani, ha manifestato supporto per l’ius scholae in vari occasioni, potrebbero mostrare particolare interessamento nei confronti del documento della maggioranza. Tuttavia, è ancora troppo presto per stabilire se gli esponenti di Forza Italia voteranno a favore, contro o se si asterranno. Il contenuto della mozione è attualmente in fase di finalizzazione. Negli intricati labirinti della politica e gli opposti schieramenti, la posizione del partito azzurro sulla mozione De Marchi sarà da confermare in aula. Per esempio, in Parlamento, ieri è accaduto che un emendamento proposto da Azione, che riproduceva la proposta di Forza Italia relativa alla modifica della legge attuale sulla cittadinanza, ha ricevuto il voto contrario proprio di Forza Italia, suscitando l’indignazione di Carlo Calenda.