Nell’ambito del progetto “Piazze Aperte” di Milano, strade precedentemente dominate da veicoli parcheggiati in modo disordinato sono state trasformate in spazi vivaci con fioriere, panchine e tavoli da ping pong. Queste piazze, realizzate in diversi quartieri, mirano a utilizzare l’area pubblica come punto di ritrovo per la comunità, come spiegato dal Comune. Dal lancio del progetto sei anni fa, sono state create 43 di queste piazze nelle nove municipalità della città, con ulteriori piazze progettate all’ingresso delle scuole. 87 proposte sono state presentate all’amministrazione da varie associazioni, scuole e cittadini, di cui 27 sono state selezionate come priorità. Attualmente, ci sono 7 “piazze” davanti alle scuole e altre 11 sono in fase di costruzione, previste per essere completate entro l’anno.
Tuttavia, non tutti gli abitanti vedono questi cambiamenti in modo positivo. Durante il giorno, queste piazze diventano luoghi di giochi e relax per i residenti e i lavoratori, ma durante la notte, alcuni le utilizzano in modi meno rispettosi, causando disagio tra i residenti locali. Ciò è particolarmente vero per Piazza Angilberto II a Corvetto, dove la prima “Piazza Aperta” di Milano è stata realizzata nel 2018, simultaneamente a una nel centro di Dergano. I residenti di Corvetto hanno lamentato la presenza di rumore notturno e l’uso improprio dei tavoli da ping pong come superfici per bevande alcoliche. Il Municipio 4 ha affrontato i problemi durante una commissione di sicurezza itinerante il 19 luglio, esaminando non solo la situazione in Piazza Angilberto II, ma anche in Piazza Gabrio Rosa e lungo Corso Lodi tra Corvetto e Brenta.
Giovedì scorso, con completo accordo, è stato ratificato un atto che invoca “azioni mirate”. Le richieste sono state dirette al primo cittadino e all’Assessorato alla Sicurezza del Comune, tra cui “l’implementazione di una proibizione sulla vendita di alcool nei piccoli negozi delle aree specificate, dopo le 21” e un “divieto di bere all’aperto” a partire dalla medesima ora. Ma anche “la supervisione delle normative orarie e del posizionamento dei food truck” che offrono pasti e bevande. Per quanto riguarda specificamente piazza Angilberto II, si sollecita al Comune “la rimozione dei tavoli da ping pong e il loro riposizionamento in aree più appropriate, lontane dalle case, al fine di minimizzare il disturbo per i residenti”. L’alternativa dovrebbe essere individuata “dopo un dialogo con il Municipio e i cittadini”. Questa soluzione è un’integrazione alla “riduzione significativa del numero di panchine, iniziando con l’eliminazione di quelle situate sotto le case”.