Secondo la procura di Milano la società avrebbe commesso frode fiscale tra il 2017 e il 2022
La guardia di finanza ha sequestrato 121 milioni ad Amazon Italia. Per la Procura di Milano e il nucleo di polizia economico-finanziaria della GdF la società tra il 2017 e il 2022 avrebbe commesso una frode fiscale attraverso l’eterodirezione digitale dei lavoratori che si occupano della consegna.
La presunta frode di Amazon
La frode nasce dal momento che i corrieri che consegnano i pacchi Amazon sono formalmente assunti da fornitori di manodopera che aderiscono al Delivery service partner program di Amazon. A trasmettere l’ordine con cui consegnare i pacchi contenuti, a stabilire la durata della pausa pranzo e molte altre mansioni e obblighi non sono i diretti datori di lavoro, ma l’algoritmo Amazon Flex, un software gestionale di Amazon Italia Transport.
Amazon Italia Transport nel mirino
Per i pm di Milano Amazon Italia Transport “esercita poteri direttivi organizzando di fatto l’attività complessiva di distribuzione e consegna merci, compresa quella relativa alla consegna ‘di ultimo miglio’ in apparenza appaltata, esercitando direttamente nei confronti dei singoli corrieri, formalmente dipendenti dai sopra citati fornitori, i poteri specifici del datore di lavoro in termini di organizzazione dell’attività dei singoli corrieri, gestione della loro operatività, controllo del loro operato, fornitura della strumentazione informatica necessaria per l’esecuzione dei servizi.”
L’evasione dell’Iva
Ancora, spiegano gli inquirenti che dalle indagini è emerso che Amazon Italia Transport” per gli anni d’imposta 2017-2018-2019-2020-2021-2022 nelle proprie dichiarazioni annuali Iva presentate ha portato in detrazione importi Iva afferenti operazioni inserite in una catena di fatturazioni di matrice fraudolenta finalizzate all’evasione dell’Iva e dei contributi previdenziali, collocabile nell’ambito della fenomenologia della somministrazione illecita di manodopera.”