La Procura di Milano ha aperto un'inchiesta per presunta evasione fiscale: coinvolta società del gruppo Campari
La Procura di Milano indaga su una presunta evasione fiscale da parte di una società del gruppo Campari. Le prime ipotesi ruotano attorno ad una possibile evasione da circa un miliardo di euro, su una base imponibile di 5 miliardi, che avrebbe commesso la holding lussemburghese Lagfin.
Le indagini
Il fascicolo è coordinato dai pm, Enrico Pavone e Bianca Baj Macario, e condotto dalla Gdf in collaborazione con l’Agenzia delle Entrate. All’interno di esso si ipotizza l’omessa dichiarazione dei redditi e l’omesso versamento delle imposte e con al centro una presunta “stabile organizzazione occulta”.
Le indagini sono condotte dal nucleo di polizia economico-finanza della GdF di Milano: al momento sarebbero indagati due legali rappresentanti.
La versione di Lagfin e Campari Group
Nell’ipotesi accusatoria ci sarebbe stata una “stabile organizzazione” in Italia della holding lussemburghese e non sarebbero state versate le imposte per anni, che vanno dal 2018 al 2020, e per oltre un miliardo di euro.
I legali delle società avranno 60 giorni di tempo per presentare la loro versione dei fatti nel procedimento amministrativo-tributario e poi scatteranno le contestazioni.
Lagfin, dichiara la propria assoluta serenità rispetto ad ogni eventuale contestazione, in quanto nessun avviso di accertamento è stato emesso, in ragione della totale assenza dei presupposti di fatto. Mentre, Campari Group precisa che, né Davide Campari-Milano N.V., né alcuna delle sue società controllate sono oggetto di indagine da parte delle autorità.