Parcheggio selvaggio a Milano: l'accaduto
Il fenomeno del parcheggio selvaggio continua a imperversare a Milano, con quasi 4000 veicoli trovati in sosta vietata in soli due quartieri della città. La mobilitazione civica di “Sai che puoi?” ha condotto un’indagine su 138 strade, per un totale di 42 chilometri, evidenziando la diffusa violazione delle norme sulla sosta.
Il boom del parcheggio selvaggio a Milano
In due serate, il comitato “Sai che puoi?” ha effettuato una rilevazione sul campo nei quartieri di Dergano e Città Studi, rivelando un allarmante numero di 3.800 veicoli in sosta vietata. La mancanza di controlli da parte delle autorità ha permesso a questa pratica di diffondersi in modo incontrollato, minacciando la sicurezza stradale e la qualità dello spazio pubblico.
Durante l’indagine, gli attivisti hanno attraversato il 2,2% dei chilometri totali delle strade milanesi, sottolineando il problema su tre livelli: minore sicurezza agli incroci e attraversamenti pedonali, manovre pericolose per pedoni, ciclisti e automobilisti, e un uso eccessivo dell’auto privata. Le violazioni principali riguardano la sosta in divieto lungo la carreggiata, sui marciapiedi e su parterre alberati.
Il comitato ha sottolineato la mancanza di interventi da parte degli agenti di polizia e ausiliari durante le rilevazioni, indicando un’intenzionale tolleranza verso il parcheggio selvaggio in città. Secondo le stime degli attivisti, l’insieme delle infrazioni avrebbe potuto generare un introito di circa 1 milione di euro in una sola sera, rappresentando una significativa perdita economica per il Comune che, a detta del comitato, sceglie di non sanzionare adeguatamente.
Sebastiano Silvestri e Bianca Uberti Foppa del comitato “Sai che puoi?” hanno dichiarato che il parcheggio selvaggio è un problema serio e hanno avanzato la richiesta che nel piano parcheggi in fase di approvazione a primavera del 2024, sia inclusa una sezione dedicata all’eliminazione della sosta selvaggia.
La situazione ha spinto il comitato a proporre al Comune tre misure: l’installazione di paletti dissuasori, un aumento dei controlli e delle sanzioni e una campagna di comunicazione per sensibilizzare la cittadinanza. La nuova battaglia di “Sai che puoi?” è quindi focalizzata sulla misurazione dello spazio occupato abusivamente, con la speranza di contrastare efficacemente il dilagante fenomeno del parcheggio selvaggio a Milano.