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Figli di coppie omogenitoriali, stop alle registrazioni anagrafiche: protesta davanti alla prefettura

La prefettura ha sospeso la registrazione dei figli delle coppie omogenitoriali, il sindaco Sala e la comunità Lgbtq+ pronti a combattere l'ingiustizia.

Manifestazione antifascista in piazza Fontana contro il nuovo governo e i presidenti di camera e senato organizzato da i Sentinelli

Il Comune di Milano ha dovuto fermare le registrazioni all’anagrafe dei figli delle coppie omogenitoriali. La sospensione arriva dopo una circolare del Prefetto di Milano che fa riferimento alla legge 40 del 2004. La legge prevede che alle tecniche di procreazione medicalmente assistita (Pma) possano accedere solo coppie di maggiorenni di sesso diverso, coniugate o conviventi, in età potenzialmente fertile. A conseguenza di ciò è emerso che solo il genitore che abbia un legame biologico con il nato può essere menzionato nell’atto di nascita che viene formato in Italia. Perciò è esclusa anche la trascrizione di atti di nascita di bambini nati tramite la maternità surrogata, perchè privi di legami biologici col minore.

La “battaglia politica” di Sala

A fronte di ciò il sindaco Giuseppe Sala non ha potuto opporsi e ha dovuto sospendere le registrazioni. Lo stesso sindaco ha subito incontrato le famiglie “arcobaleno” e i loro rappresentanti, spiegando loro questa difficoltà. E ha ribadito che questa diventerà una sua “battaglia politica” con il governo.

“Mi faccio carico di portare avanti politicamente questa battaglia e di seguire con la massima attenzione ogni sviluppo normativo e giuridico di questa complessa vicenda, pronto a cogliere ogni opportunità concreta affinché continui il cammino per il riconoscimento dei diritti di tutti e di tutte e affinché Milano ne sia sempre protagonista” queste sono le parole del sindaco in merito alla “battaglia politica” che vuole intraprendere.

La protesta

A seguito della sospensione delle registrazioni anagrafiche la comunità Lgbtq+ si è subito mobilitata per protestare contro la prefettura. Le associazioni che si battono in difesa dei diritti delle famiglie arcobaleno si ritroveranno Sabato 18 marzo alle ore 15 sotto la prefettura di Milano per protestare.

“Il governo ha colpito nuovamente la comunità lgbtq+, stavolta andando dritto ai più indifesi: le figlie e i figli delle famiglie omogenitoriali. Accanirsi contro bambini e adolescenti non è un attacco politico. È un’infamia. Sabato torneremo a mobilitarci per chiedere pieni diritti per le figlie e i figli di tutte le famiglie. Vi aspettiamo” queste le parole delle associazioni Arcigay, famiglie arcobaleno e Sentinelli, che hanno organizzato la manifestazione.

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