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Forbes ha ribattezzato le piazze senza auto il “miracolo di Milano“.
Secondo la rivista americana limitare l’utilizzo delle auto “con pittura e tavoli da ping-pong”è una sorta di magia.
Attualmente Milano conta 38 piazze tattiche. Palazzo Marino, nel disegno della città a 15 minuti, mira ad estendere e aumentare questi “angoli di paradiso”, che in quattro anni hanno colorato la città. In questo modo, un milanese su due avrà una nuova piazza nel raggio di 15 minuti.
L’assessore a Casa e Piano quartieri, Pierfrancesco Maran, ha sottolineato: “Puntiamo ad averne una per ogni quartiere”.
Il Comune di Milano, Amat e Bloomberg associates hanno presentato il report “Piazze aperte”, dal quale è emerso che sono disponibili 22 mila metri quadrati di nuovi spazi pedonali. Queste aree sono state arredate con 50 panchine, 310 piante in vaso, 380 posti per le biciclette, 35 tavoli e 32 postazioni da ping pong.
Dopo l’estate inizierà la fase 2: l’obiettivo? Gli spazi davanti alle scuole. A settembre il Comune pubblicherà un nuovo bando: ai cittadini verranno richieste idee e collaborazioni per le nuove pedonalizzazioni o riqualificazioni di fronte alle scuole. Maran chiarisce: “Abbiamo gli esempi di piazza Sicilia e piazzale Bacone, andiamo avanti su questa strada, continuando a coinvolgere i cittadini nella progettazione”.
I futuri lavori interesseranno piazza San Materno al Casoretto e via Val Maira a Pratocentenaro.
Maran prosegue: “I prossimi non saranno per forza tutti interventi tattici, valuteremo caso per caso“.
Janette Sadik-Khan, direttrice principale di Bloomberg Associates e consulente per il progetto Piazze aperte, spiega: “In soli tre anni Sala e la sua giunta hanno fatto più di quanto nella maggior parte delle città si sia realizzato in decenni. Ora l’Amministrazione è in una posizione molto forte per creare nuove connessioni tra le comunità di ogni quartiere, ponendo ancor di più la città a servizio dei suoi abitanti”.
La prima piazza tattica è stata realizzata nel 2018, a Dergano, in Bovisa. Non sono mancate le proteste di commercianti e residenti, i quali si sono scatenati quando hanno tolto i posti auto. Ora, però, le persone si sono abituate. La piazza è molto frequentata e questo fa bene al quartiere.
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