Massima solidarietà al procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri davanti alla Stazione Centrale. Circa 150 associazioni hanno partecipato all'evento
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La manifestazione nazionale contro la mafia e la ‘ndrangheta è stato un successo. Nel pomeriggio di martedì 5 luglio, davanti alla Stazione Centrale di Milano, erano presenti duemila persone. Al presidio avevano aderito circa 150 associazioni, sindacati e altre realtà del terzo settore.
La manifestazione mirava a mostrare concreta vicinanza a tutti coloro che, a causa della criminalità organizzata di stampo mafioso, rischiano la vita ogni giorno. Nei mesi scorsi l’Fbi ha segnalato ai servizi segreti italiani il progetto di attentato al procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri.
Manifestazione contro la ‘ndrangheta, Zuppi: “La mafia è un virus”
“Sentire la parte migliore del paese al nostro fianco ci rafforza“, ha detto il procuratore di Catanzaro in un messaggio ai manifestanti. Secondo Mario Delpini, arcivescovo di Milano, “è necessario che i cittadini onesti siano uniti nel nome del bene comune, e che l’opera onesta è più redditizia di quella disonesta”. Sulla mafia interviene anche Matteo Zuppi, cardinale e neo presidente della Cei: “La mafia è un fenomeno vigliacco che riguarda tutto il paese, un virus a cui si risponde con l’impegno di ognuno”.
Manifestazione contro la ‘ndrangheta, Linarello: “Problema nazionale”
Alla manifestazione erano presenti anche Nicola Morra, presidente della commissione antimafia in parlamento e Vincenzo Linarello, presidente del consorzio Goel Vincenzo Linarello.
“La provincia di Milano e la Lombardia sono il posto più infiltrato dalla ‘ndrangheta dopo la Calabria. Noi vogliamo essere nel posto dove la ‘ndrangheta sta reinvestendo. E non è in Calabria. Perché la ‘ndrangheta è un problema nazionale e la politica dovrebbe ricominciare a interessarsi alla lotta alle mafie“, ha sottolineato Linarello.
Manifestazione contro la ‘ndrangheta: bisogna tenere alta l’attenzione
Sul palco anche Marco Granelli, assessore alla sicurezza, il quale sostiene che l’arma più forte contro la criminalità organizzata sia quella di tenere alta l’attenzione delle istituzioni, degli amministratori, delle forze dell’ordine, degli imprenditori o dei professionisti e di tutta la società civile.
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