Grazie alle nuove regole, oltre 4.800 classi sono tornate tra i banchi di scuola. Rinviata ancora l'attivazione del servizio post scuola
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Le nuove regole in vigore da lunedì 7 febbraio tornano a favorire la scuola in presenza: alle elementari, fino a quattro casi di positività, gli alunni continueranno a seguire normalmente le attività, mentre dal quinto caso, gli studenti vaccinati o guariti da meno di 120 giorni potranno stare in classe, a differenza dei non vaccinati che andranno in Dad per 5 giorni. Lo stesso discorso vale per le classi delle medie e delle superiori dove però la distinzione scatta al secondo positivo.
Meno Dad elementari e asili: la retroattività del provvedimento
Adriana Colloca, dirigente scolastica dell’istituto comprensivo Thouar Gonzaga, annuncia: “Per la prima volta dal 10 gennaio tutte le classi della scuola primaria saranno presenti in contemporanea. Tre erano in quarantena per la presenza di due positivi; quindi, in base alle nuove regole possono rientrare, e si interrompe anche la sorveglianza con testing a cui erano sottoposte altre due”.
La novità fondamentale è la retroattività del provvedimento, infatti, le nuove regole sono state applicate anche alle quarantene già disposte, accorciandole o eliminandole. Il 7 febbraio, molte delle 7.569 classi lombarde in quarantena sono potute rientrare.
La preside del comprensivo Perasso, Antonella Caleffi, afferma: “Il provvedimento è positivo, ci permette di limitare la Dad e di alleggerire l’organizzazione fin qui molto complessa tra quarantene e gestione dei tamponi. Il limite di due positivi portava quasi sempre alla chiusura della classe in pochi giorni dopo la comparsa del primo caso, con 5, invece, la chiusura diventa improbabile”. Ed evidenzia: “sarebbe stato utile sapere prima della retroattività delle disposizioni. Abbiamo dovuto avvisare le famiglie tra sabato e domenica, giornate in cui le comunicazioni non sono semplici. Speriamo che i genitori capiscano che questi cambiamenti non dipendono dall’istituto“.
Meno Dad elementari e asili: un segnale positivo
Per quanto riguarda le scuole dell’infanzia, al quinto caso di positività, tutti i bambini rimarranno a casa e ci saranno cinque giorni di sospensione delle attività. La vicesindaca e assessora all’Educazione, Anna Scavuzzo, chiarisce: “Di fatto non ci sono più classi chiuse per Covid, anche se sono ancora previste contrazioni dell’orario”. E aggiunge: “La riapertura è segnale positivo e vogliamo ben sperare per i prossimi mesi, ma la situazione non è ancora in discesa. Siamo impegnati ad affrontare le assenze di personale“.
Meno Dad elementari e asili: il rinvio del post scuola
Attualmente le educatrici assenti sono 900 al giorno, “per sostituirle e garantire il rientro utilizziamo tutte le risorse disponibili: il contingente inserito con concorsi e reclutamento e quello destinato al post scuola”. Ancora impossibile fissare una data per il ripristino del servizio. Scavuzzo precisa: “Ora l’obiettivo è garantire il tempo pieno a tutte le sezioni, quando lo avremo raggiunto e avremo a disposizione il contingente di lavoratori necessario riattiveremo il post scuola“. E in riferimento alle nuove regole prosegue: “Se l’ammorbidimento delle disposizioni darà segnali positivi sulla tenuta del sistema, potremo chiedere a chi si occupa delle valutazioni sanitarie di rivedere le indicazioni sulle bolle. Avere la rassicurazione di poter tutelare bambini e lavoratori e poter affrontare il tema delle bolle con meno rigidità sarebbe un’ottima notizia per il ridisegno del post scuola”.
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