Bimbi in classe al freddo, chiusa la scuola di Via Massaua: i genitori mandano una lettera di protesta
Bimbi in classe al freddo, con temperature di 3°, a causa di un danno al riscaldamento: questo è quello che è successo stamattina alla scuola di Via Massaua.
I caloriferi erano spenti da venerdì scorso nelle scuola a causa di un guasto alla pompa, non ancora risolto a causa di complicazioni di intervento.
I genitori furiosi hanno scritto una lettera di protesta agli assessori Paolo Limonta e Laura Galimberti e al sindaco Beppe Sala. I rappresentanti di classe sostengono che i problemi di edilizia scolastica non siano recenti, ma già segnalati da mesi a questa parte.
Bimbi in classe al freddo: chiusa scuola
L’edificio scolastico di Via Massaua ospita sia la scuola d’infanzia che l’asilo nido, in zona Gambara a Milano, per un totale di circa 110 bambini.
I problemi al riscaldamento sono cominciati venerdì pomeriggio, quando il personale si è accorto che i caloriferi erano spenti. La direzione ha chiesto l’intervento dei tecnici del Comune che, sabato, hanno sostituito la pompa guasta.
L’operazione ha richiesto la chiusura dell’acqua, la cui ripartenza ha però causato un’ostruzione nei tubi che hanno impedito il ricircolo dell’acqua in tutta la scuola. “Una complicazione possibile, ma non verificabile preventivamente”, spiegano dall’assessorato all’Edilizia scolastica. I tecnici sono quindi tornati a scuola lunedì e sono ancora all’opera “per individuare il punto preciso in cui si è formato il blocco e intervenire o con uno spurgo o con la sostituzione tubo, ove possibile”.
I genitori dei bimbi rimasti al freddo, però, hanno scritto un’infuocata lettera di protesta al sindaco Beppe Sala, sostenendo che i problemi di manutenzione all’edificio sono ormai atavici e vanno avanti da più di 10 anni.
“Oggi si decide di chiudere la scuola per evidente inagibilità. Ma non si tratta di un evento isolato e non prevedibile – scrivono le rappresentanti nella lettera al Comune – L’inefficienza nella gestione e nella programmazione delle manutenzioni ha creato questo gravissimo disagio le cui conseguenze ora sono completamente sulle spalle delle famiglie. Aggiungiamo che per quanto riguarda il Nido, le famiglie contribuiscono economicamente alla fruizione del servizio con quote anche significative”.