Il 7 gennaio i ragazzi di PizzAut saranno al Niguarda per donare la loro pizza speciale al personale medico sanitario dell'Ospedale.
Il food truck nero di PizzAut è pronto per partire alla volta dell’Ospedale Niguarda e portare il 7 gennaio la sua speciale pizza ai medici, agli infermieri e a tutto il personale dell’ospedale. Un gesto simbolico, spiegano da PizzAut, “Per ringraziare medici, infermieri e tutto il personale impegnato nei reparti Covid e ambulatorio Vaccini.“
La pizza di PizzAut al Niguarda
I ragazzi di PizzAut, la pizzeria che “nutre l’inclusione” facendo lavorare ragazzi autistici, arriverà il 7 gennaio all’Ospedale Niguarda con il loro Food Truck itinerante per sfornare pizze al personale che da mesi è impegnato nella lotta contro il Coronavirus. D’altronde il motto di PizzAut è “pizze speciali per persone speciali” e sicuramente il personale che lavora al Niguarda lo è.
Un gesto simbolico che sta molto a cuore a Nino Acampora, fondatore di PizzAut e marito di un’infermiera dell’Ospedale Niguarda. Ma non è l’unico. Anche Matteo Celeghin, pizzaiolo e uno dei ragazzi speciali di PizzAut, è emozionato di poter portare la pizza al Niguarda, dove lavora la mamma. “Quando abbiamo detto a Matteo che il 7 gennaio saremmo andati presso l’ospedale dove lavora la sua mamma per ringraziare tutto il personale sanitario impegnato nella lotta contro il Covid, Matteo si è emozionato tantissimo…ha colto l’importanza della cosa ma ci ha tenuto a precisare <<Nico io la mia mamma la ringrazio tutti i giorni perchè mi ha dato la vita>>” Racconta Nino Acampora.
Ma non è stato solo questo che li ha spinti ad aggiungere al viaggio del famoso food truck di PizzAut anche l’ospedale niguarda. “Mi permetto di dire che in qualche modo, noi ed il personale sanitario impegnato contro il covid, siamo colleghi” spiega Acampora, che chiarisce così la sua decisione: “Loro combattono il virus del covid, noi combattiamo il virus del pregiudizio e dell’ignoranza contro i quali il vaccino non è ancora stata scoperto”.
Emozionato anche il personale sanitario. “Domani sono di riposo ma passo a trovarvi lo stesso perchè siete un bellissimo esempio. Pensare che siano i ragazzi disabili ad aiutare noi medici e non viceversa è rivoluzionario. Grazie anche per questo” commenta uno di loro.