Il pm chiede condanne a 7 anni di carcere per omicidio colposo commesso ai danni dei lavoratori del Teatro alla Scala morti per amianto.
Processo per ex dirigenti, consulenti e sovrintenedente del Teatro alla Scala di Milano per la morte di alcuni lavoratori, deceduti a causa della presenza di amianto all’interno del teatro. La richiesta del pm di Milano è di procedere con la condanne dai 2 a 7 anni di carcere.
Morti causate dall’amianto al Teatro alla Scala
Il pm Maurizio Ascione ha accusato ex dirigenti, consulenti della sicurezza e sovrintendente del Teatro alla Scala di omicidio colposo nei confronti dei lavoratori morti a causa della mancata bonifica e messa al bando dell’amianto presente, in passato, nel teatro. “In uno fra i 10 più importanti teatri del mondo non vi era mai stata una valutazione del rischio amianto, né un programma qualificato su questa tematica” ha detto il pm nella requisitoria. Per tale motivo il pm ha chiesto nello specifico la condanna a 7 anni di carcere per Giovanni Traina, referente del Centro Diagnostico Italiano e consulente esterno del teatro in materia di igiene e sicurezza. 5 anni di carcere invece per Carlo Fontana, sovrintendente del Teatro alla Scala dal 1990 al 2005.
Sono 9 i dipendenti morti per la presenza di amianto e solo il 27 novembre 2020 si è arrivati alle battute finali del processo.